Poste Italiane – Interrompe la gara per la partnership nell’Rc auto

Poste Italiane ha bloccato definitivamente la gara relativa alla ricerca del partner assicurativo nell’Rc auto.

È quanto riportano rumor di stampa, che smentiscono le recenti affermazioni dell’amministratore delegato Matteo Del Fante.

“La gara per la ricerca di un partner per Poste Italiane nell’Rc auto è solo sospesa per approfondimenti. Abbiamo ricevuto da tutte le principali compagnie un interesse molto caldo, forte. Siamo assolutamente interessati, andiamo avanti, dobbiamo fare degli approfondimenti. D’altronde, secondo il piano, i primi ricavi da questa attività dovrebbero arrivare nel 2021”, aveva dichiarato alla stampa lo scorso 8 novembre nel corso di un aggiornamento sui conti Del Fante.

Tra le compagnie interessate alla collaborazione vi erano Generali, Unipol, Allianz, Axa e Zurich, che miravano a un accordo in esclusiva. Poste Italiane aveva invece comunicato, sempre secondo indiscrezioni di stampa, l’intenzione di puntare su due partner invece di uno, scelta che sarebbe stata accolta freddamente dai candidati alla partnership, in quanto la convenienza economica a siglare un accordo si sarebbe ridotta rispetto ad un’esclusiva.

I dubbi sulla convenienza dell’accordo sono sorti poi nello stesso gruppo guidato da Del Fante. Secondo rumor di stampa, nella decisione di ritirarsi hanno pesato due considerazioni. Da una parte la scarsa redditività del business, considerati anche i costi di formazione del personale necessari all’attività di distribuzione tramite i propri sportelli dei prodotti Rc auto costruiti da compagnie terze.

Inoltre, sarebbe stato preso in considerazione un eventuale rischio reputazionale derivante dalle problematiche della gestione degli eventuali rimborsi, con gli inevitabili contrasti dati dalle clausole delle compagnie. Diatribe che avrebbero potuto minare il rapporto di fiducia con la clientela che costituisce un asse portante della strategia del gruppo romano.

Intorno alle 11:15 a Piazza Affari il titolo lascia sul terreno lo 0,8% a 7,05 euro, mentre l’indice di settore segna un ribasso dell’1,5 per cento.