“I nostri risultati semestrali palesano un’accelerazione della crescita, sia in termini di ricavi sia a livello di Ebitda, frutto di una solida domanda di trasformazione digitale e delle nostre scelte strategiche”.
È soddisfatto l’Ad di Sesa, Alessandro Fabbroni, dopo l’approvazione della semestrale che ha evidenziato una crescita dei ricavi e della redditività della gestione operativa di oltre il 10% rispetto ai primi sei mesi del precedente esercizio, superiori al trend di sviluppo di lungo termine del Gruppo.
Una crescita “in accelerazione, equilibrata e sostenibile”
“In questo semestre abbiamo realizzato una crescita del 14,8% dei ricavi e un incremento del 16,6% dell’Ebitda su base annua, imprimendo un’accelerazione significativa rispetto ad un track record di lungo termine già lusinghiero che ci ha visti crescere ad un tasso medio annuale del 10% negli ultimi sette anni fiscali”, spiega il Ceo a Market Insight.
Sempre con riferimento ai primi sei mesi dell’esercizio, Fabbroni sottolinea “l’accelerazione della crescita già in atto nel settore della distribuzione a valore aggiunto (VAD), con uno sviluppo di ricavi ed Ebitda rispettivamente del 13,4% e del 15,4 per cento”. Un elemento che “ci permette di guardare al futuro in modo ancora più favorevole, in quanto rispetto agli ultimi due esercizi abbiamo uno sviluppo più omogeneo tra i settori di system integration e distribuzione a valore aggiunto”.
Un altro “elemento di crescita equilibrata e sostenibile” rimarcato da Fabbroni è la forte generazione di cassa operativa. “Negli ultimi dodici mesi abbiamo effettuato investimenti per circa 30 milioni, distribuito dividendi per 9,3 milioni e abbiamo comunque chiuso con una posizione finanziaria netta in miglioramento di 4 milioni”, sottolinea il Ceo, rimarcando anche “la discesa del ratio net working capital to revenue dal 10% all’8 per cento”.
Lo scenario di settore e il focus sui segmenti a maggior valore aggiunto
L’andamento positivo dei risultati semestrali è stato dunque reso possibile dalla combinazione tra un contesto di settore favorevole e una serie di scelte strategiche e iniziative di business messe in atto dal gruppo toscano negli ultimi anni.
“Nonostante lo scenario macroeconomico continui a mostrare elementi di rallentamento del Pil, la nostra percezione è che nel settore in cui operiamo ci sia ancora una forte domanda di trasformazione digitale da parte della clientela”.
Ma questo non basta, in quanto “occorre anche intercettare la crescita e per farlo è necessario focalizzarsi nelle aree a maggior valore aggiunto dell’IT, in cui il fabbisogno e la domanda di servizi e soluzioni da parte delle imprese sono più rilevanti, come managed security services, big data, analytics e cloud computing.
Per questo, aggiunge Fabbroni, “stiamo portando avanti una serie di attività di sviluppo e investimenti in capitale umano in relazione a competenze tecnologiche allo scopo di supportare il trend di innovazione digitale e continuare a crescere su livelli più elevati rispetto a quelli del settore”.
Acquisizioni mirate con marginalità double digit
Oltre agli importanti investimenti tecnologici e in capitale umano, è doveroso evidenziare anche l’apporto delle operazioni di crescita esterna.
“In questo semestre consolidiamo tre acquisizioni societarie importanti, la cui integrazione sta procedendo con successo: Icos nel settore VAD, Tech-Value e il ramo di azienda Panthera ERP nel settore system integration”, spiega l’Ad, aggiungendo che “si tratta di aziende significativamente rilevanti dal punto di vista del fatturato, rispettivamente pari a circa 45, 20 e 10 milioni, ma anche e soprattutto in grado di dare un contributo importante di Ebitda ed Ebitda margin”.
Per quanto riguarda il settore system integration, infatti, “le recenti acquisizioni hanno riguardato società con Ebitda margin double digit, tra il 10 e il 15 per cento, che hanno permesso di incrementare il margine del settore dal 6% di due esercizi fa al 7,1% del primo semestre 2017 e al 7,4% dei primi sei mesi del 2018, avvicinandosi sempre più ad una quota intorno al 10 per cento”.
“Alla luce del nostro track record continuiamo a valutare operazioni di acquisizione esterna” conclude il Ceo.
L’outlook per il prosieguo dell’anno
L’andamento positivo del semestre ha permesso di confermare un outlook favorevole per l’intero anno fiscale, per il quale Fabbroni ribadisce “l’obiettivo di crescita almeno in linea con il nostro track record di lungo termine, quindi con crescite sostanzialmente double digit di ricavi, Ebitda e utile netto”.
Ad oggi, dunque, “Sesa è un gruppo all’avanguardia che si impegna costantemente a supportare la trasformazione digitale della nostra economia” conclude Fabbroni.