Il Parlamento europeo e Direzione Ambiente, affari marittimi e pesca della Commissione Europea hanno raggiunto l’accordo che vieta le plastiche monouso dal 2021 e introduce limiti e obblighi su altri prodotti plastici.
Il testo verrà votato il prossimo gennaio e i paesi membri avranno due anni di tempo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ue per adeguarsi alla direttiva.
Se approvata, la direttiva porterà vantaggi ambientali ed economici. Stando alle stime della Commissione, infatti, le misure permetteranno, da un lato di evitare l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di equivalente Co2, dall’altro di fare risparmiare 6,5 miliardi ai consumatori europei.
Destinatari delle misure anche i produttori di tabacco, che saranno soggetti al regime di
responsabilità del produttore per coprire i costi della raccolta e del riciclo dei filtri delle sigarette.
Stabiliti alcuni importanti obiettivi anche in merito alle bottiglie in Pet, che dovranno essere costituite per il 25% di materiale riciclato dal 2025, percentuale che sale al 30% dal 2030. Inoltre, entro il 2029 la raccolta delle bottiglie di plastica dovrà salire al 90%.
In aggiunta, la Direttiva mira ad aumentare la produzione di materiali riciclati.
Di suddette misure potranno beneficiare alcune società quotate italiane attive nel ciclo del recupero dei rifiuti e e nella produzione di materiali riciclati, tra cui Hera con Herambiente e Aliplast, A2A con A2A Ambiente, Iren e Aquafil.