Al ritorno dalla pausa per le festività natalizie le borse europee aprono per la maggior parte in territorio positivo ad eccezione di Milano e Francoforte, che non beneficiano dei rimbalzi di Wall Street e Tokyo.
Intorno alle 9:30, a Milano il Ftse Mib arretra dello 0,5% in area 18.310 punti. In lieve calo anche il Dax di Francoforte (-0,1%) mentre viaggiano sopra la parità il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).
I mercati stanno infatti vivendo una fase di forte volatilità, con gli indici americani che a Santo Stefano hanno guadagnato tra il 5 e il 6 per cento dopo il crollo della vigilia di Natale, quando Wall Street è scivolata in bear market.
Movimenti in parte legati anche alle dichiarazioni del presidente americano Trump che a inizio settimana aveva fortemente attaccato la Fed, accusata di non avere il polso del mercato e di non capire la necessità delle guerre commerciali.
Dichiarazioni a cui avevano seguito le indiscrezioni di una rimozione di Jerome Powell dalla presidenza della banca centrale, ipotesi smentita da Segretario al Tesoro Steve Mnuchin, che ha così contribuito a risollevare i mercati.
Intanto, sempre negli Stati Uniti, prosegue lo shutdown con Democratici e Repubblicani che si stanno scontrando sul finanziamento del muro al confine con il Messico.
In questo scenario si indebolisce il biglietto verde, con l’euro/dollaro a 1.139 e il dollaro/yen a 110,9.
Intanto sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano risale al 2,86%, con lo spread Btp-Bund in aumento in area 263 punti base. Il focus continua ad essere sulla manovra italiana, attesa oggi al passaggio alla Camera per essere probabilmente approvata nella giornata di sabato.
Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio dopo aver guadagnato tra gli 8 e i 9 punti percentuali nella seduta di ieri, con il Wti a 45,6 $/bl (-1,3%) e Brent a 53,7 $/bl (-1,4%).
Tornando a Piazza Affari, esordio in vetta al listino principale per AMPLIFON (+4,7%) e JUVENTUS (+2,6%). Bene anche FERRAGAMO (+2,2%), RECORDATI (+2,1%) e STM (+2%).
In coda al listino invece BPER BANCA (-1,9%), TERNA (-1,8%) ed ENEL (-1,6%).