Il 2018 è stato un anno negativo per il Ftse Italia Beni Immobili.
Se da un lato i numeri del settore continuano a evidenziare segnali di ripresa rispetto ai livelli toccati post 2008, gli investitori mantengono ancora un atteggiamento prudente verso i titoli delle diverse società del comparto, che di conseguenza hanno fortemente sottoperformato il mercato.
Il Ftse Italia Beni Immobili ha ceduto infatti il 23,1% contro un Ftse Mib in calo del 16,1%.
Unica eccezione del settore Beni Stabili. Nel 2018 la società ha ceduto il 12,1%, una performance positiva se confrontata per l’appunto con l’andamento generale del principale listino milanese e del comparto stesso. Ricordiamo in merito che la società è stata recentemente oggetto di fusione per incorporazione in Covivio, operazione che porterà a un dual listing della società francese sul MTA e sull’Euronext.
L’altra Mid Cap, Igd, ha invece lasciato sul terreno il 39,9%. Gli ultimi dati al 30 settembre 2018 evidenziano un giro d’affari in crescita dell’8,3% su base annua a 117,6 milioni. Il gruppo ha recentemente presentato il nuovo piano strategico 2019-2021, focalizzato sul rafforzamento e la sostenibilità della leadership dei centri commerciali nei rispettivi bacini di riferimento. Un piano incentrato prevalentemente su tre pilastri quali innovazione e eccellenza operativa, asset management e accordo strategico con Coop Alleanza 2.0 e strategia finanziaria.
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, si segnala il calo del 21% per Coima Res. Il 2018 si chiude con la vendita dell’immobile Eurcentper 90,3. L’immobile, ubicato a Roma, è il secondo asset più grande del portafoglio di Coima Res, con una quota pari al 12%. L’operazione rappresenta pertanto la più grande compravendita di un singolo immobile ad uso uffici del 2018 nella capitale, un mercato storicamente meno liquido a confronto di Milano. Il successo di tale operazione, insieme all’acquisizione del Pavillion a Milano Porta Nuova, conferma il completamento anticipato del programma post Ipo fissato dal management. Dopo la cessione dell’immobile Eurcenter, il portafoglio di Coima Res risulta ora maggiormente esposto sul mercato milanese (90%), dove la società intende continuare a valutare opportunità di investimento.
Per Bastogi (-30,1%), in forte aumento i conti del gruppo rispetto ai primi nove mesi del 2017 per effetto della cessione del complesso immobiliare di via Darwin a Milano da parte delle controllate Brioschi Sviluppo Immobiliare e Camabo. Cessione che ha generato componenti positive di reddito per circa 39,5 milioni, al lordo dei relativi effetti fiscali.
Si segnala Nova RE (-33,9%). La società controllata da Sorgente Group, ha presentato il piano industriale 2018-2024 che mira al riposizionamento nel segmento, in forte crescita, dell’hospitality. L’operatività sarà focalizzata su immobili a destinazione prevalentemente ricettiva come hotel, residenze sanitarie assistenziali, residenze studentesche e senior housing. La società continuerà comunque a considerare anche altri investimenti in asset class differenti, sfruttando così tutte le opportunità offerte dal mercato, connesse anche all’estensione dei Pir al settore immobiliare. Si segnala al tempo stesso un generale aumento dell’interesse dei fondi immobiliari e degli operatori internazionali verso il business dell’hospitality, come emerge anche da alcuni studi quali il rapporto Hotels and Chains 2018 di Confindustria Alberghi, con Horwarth HTL e CDP.
Si segnala che in chiusura di anno Aedes, ad efficacia della scissione parziale e proporzionale di Aedes Siiq in favore di Sedea Siiq, ha cambiato la propria denominazione sociale in Restart Siiq e le azioni e i warrant Restart Siiq (ex Aedes Siiq) rimangono quotati sul Mta.
D’altro canto, Sedea, che sempre in data odierna ha cambiato la propria denominazione sociale in Aedes Siiq a seguito dell’efficacia della scissione parziale e proporzionale di Aedes Siiq in Sedea Siiq, ha reso noto che le proprie azioni e i warrant sono trattati sul Mta di Borsa Italiana.