Chiude con un lieve ribasso dello 0,2% il Ftse Media Italia facendo comunque meglio dell’Euro Stoxx Tmi Media (-0,9%). Negativa anche la Borsa di Milano (-1,8%).
In attesa dell’approvazione definitiva della manovra finanziaria presso la Camera sono state confermate alcune misure che riguardano il settore dei media.
Nel dettaglio, dal prossimo anno è prevista una riduzione progressiva dei contributi diretti all’editoria che porterà al loro azzeramento nel 2022: infatti dal 2019 l’importo erogabile a ciascuna impresa editoriale sarà ridotto del 20% della differenza tra l’importo spettante e 500mila euro, salirà poi progressivamente al 50% nel 2020, al 75% nel 2021 e dal 1° gennaio 2022 sarà del tutto abrogato.
In merito, invece, alla web tax, l’imposta sarà del 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. La nuova tassazione colpirà le aziende con ricavi “ovunque realizzati” non inferiori a 750 milioni e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati in Italia, non inferiori a 5,5 milioni.
Si segnala, inoltre, che ieri l’osservatorio Fcp (Federazione Concessionarie Pubblicità) ha divulgato i dati degli investimenti pubblicitari online di novembre 2018, che hanno evidenziato un incremento dell’8,7% rispetto al pari periodo del 2017 a 52,8 milioni.
Mediaset cede l’1,1 per cento nel giorno del passaggio dal FtseMib alle Mid Cap.
Nelle Small Cap sugli scudi Monrif (+16,3%) recuperando dal rosso pre natalizio e dal nuovo minimo storico toccato ieri. Inoltre la società ha perfezionato il contratto di vendita del Royal Hotel Carlton di Bologna per 32,9 milioni.
Vendite su Giglio Group (-1,9%). Lo scorso 21 dicembre l’Ingegner Carlo Frigato ha rassegnato le proprie dimissioni sia dalla carica di Chief Financial Officer sia di membro esecutivo del Cda.
Male Mondo Tv, che ha lasciato sul terreno il 12,9%, registarndo da inizio anno un rosso dell’80,9 per cento