Media – L’impatto della nuova legge di Bilancio sull’editoria italiana

Con il via libera alla Manovra economica dello scorso 31 dicembre alla Camera sono in arrivo importanti cambiamenti per lo scenario editoriale italiano.

Nel dettaglio, la riforma più preoccupante per il settore riguarda la riduzione progressiva dei contributi diretti all’editoria dal prossimo anno fino all’azzeramento dei finanziamenti nel 2022.

Altro punto chiave lo stop definitivo agli incroci tra televisione e comunicazione ed editoria.  Le imprese televisiva con ricavi superiori all’8% del Sistema Integrato delle Comunicazioni, e le imprese di comunicazione elettronica che detengono più del 40% dei ricavi del settore, non potranno più acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di quotidiani, ad eccezioni di quotidiani unicamente online.

Da non sottovalutare infine l’impatto della web tax con l’imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online e forniscono pubblicità o trasmissione di dati. Target quelle aziende con ricavi superiori a 750 milioni e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati in Italia, superiori a 5,5 milioni.