Analisi Tecnica – Azimut: tentativo di costruire base di accumulazione sopra 9,252 euro

Dallo scorso 21 dicembre le quotazioni dei titoli del gruppo del risparmio gestito oscillano tra la resistenza statica posizionata a 9,688 euro e il supporto, sempre statico, posto a quota 9,252 euro, mostrando così (dopo molto tempo) una forza relativa superiore a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib. Un movimento laterale che potrebbe essere interpretato come il tentativo di costruire una solida base di accumulazione necessaria per un eventuale recupero dei corsi delle azioni Azimut.

La condizione necessaria affinché possa iniziare a realizzarsi questo scenario rialzista per le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Pietro Giuliani sembra essere rappresentata dal breakout della sopracitata resistenza statica posizionata a 9,688 euro, dato che ci potrebbero essere margini di rapido apprezzamento fino alla successiva barriera individuabile a 9,858 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questo livello i corsi delle azioni Azimut potrebbero poi mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo individuabile a quota 10,025 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a 10,275 euro.

Decisamente negativo per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese l’eventuale cedimento del sopracitato supporto statico posto a 9,252 euro dato che il conseguente rafforzamento della pressione dei venditori potrebbe favorire una discesa verso il successivo supporto individuabile a quota 9,02 euro. Un eventuale ritorno dei corsi delle azioni Azimut al di sotto di questo livello potrebbe implicare un nuovo scivolone verso i due obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 8,738 euro prima e a quota 8,526 euro in seguito.

La performance  dei titoli Azimut nel 2018 è stata pari al -37%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 13,51 euro, con un potenziale rialzista del 40,7 per cento.

Prezzo di riferimento: 9,60 euro

+11,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,670 euro;

+7,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,275 euro;

+4,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,025 euro;

+0,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,688 euro;

 

-3,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,252 euro;

-6,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,020 euro;

-9,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,738 euro;

-11,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,526 euro.