Commercio – Comparto positivo (+1%), in luce Chl (+42,1%)

Seduta positiva per il settore Commercio che ha chiuso con un rialzo dell’1 per cento, superando sia il corrispondente indice europeo (-0,7%) sia il Ftse Mib (invariato).

Il tutto in un contesto di incertezza legato alle preoccupazioni circa un rallentamento della crescita economica.

Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha registrato un -0,2 per cento.

Ha acquistato tra il 24 e il 28 dicembre 169.206 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,3756 euro, per un controvalore complessivo di 1.248.000,34 euro.

Tra le Mid ha fatto meglio Autogrill con un +1,6 per cento.

Acquisti anche su Ivs Group (+0,9%) che ha firmato, attraverso l’interamente controllata CSH, un contratto relativo all’acquisizione dal Gruppo Nexi del 100% di Moneynet, società specializzata nell’erogazione di servizi di monetica e di pagamento.

Infine tra le Small ha brillato Chl (+42,1%) la quale ha reso noto che l’aumento di capitale in opzione si è concluso con la sottoscrizione complessiva di 112.938.654 nuove azioni, per un controvalore complessivo di 2.258.773,08 euro, con una percentuale di adesione del 55 per cento.

In considerazione del parziale adempimento degli impegni assunti dagli azionisti e del conseguente esito dell’aumento di capitale in opzione il management stima che le disponibilità liquide del gruppo si esauriscano all’11 marzo 2019.

Il CdA sta già valutando ulteriori misure volte a garantire la prospettiva della continuità aziendale.

In assenza di tali misure Chl dovrebbe fare ricorso agli strumenti previsti dalla legislazione concordataria e fallimentare.

Ben comprate anche I Grandi Viaggi (+8,1%), Bioera (+5,2%) e La Doria (+2,9%).

Bf Holding ha invece ceduto l’1,5 per cento, scivolando in coda al comparto.

Ha comunicato che si è conclusa l’offerta in opzione delle circa 60 milioni di azioni di nuova emissione rivenienti dall’aumento di capitale deliberato dai soci lo scorso 11 luglio.

Offerta che è stata completata con l’emissione di circa 48,4 milioni di azioni, per un controvalore complessivo di circa 121 milioni, pari all’80,7% dell’offerta.