Migliorano alcune delle Borse europee nel corso del pomeriggio, nonostante l’apertura negativa di Wall Street, in un mercato che continua tuttavia a risentire dei timori legati al rallentamento della crescita globale.
Intorno alle 15:40, a Milano il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,3% dopo avere recuperato le perdite della prima parte di seduta e avere invertito la rotta intorno alle 15:20. In calo invece il Dax di Francoforte (-0,8%) e il Cac 40 di Parigi (-0,8%), mentre recuperano il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
L’allarme lanciato da Apple, che prevede ricavi trimestrali inferiori rispetto a quanto comunicato in precedenza, nel corso della mattinata aveva alimentato ulteriormente le preoccupazioni relative alla frenata dell’economia globale, a partire dalla debolezza della domanda cinese e dalle tensioni commerciali internazionali.
Intanto lo spread Btp-Bund si allarga in area 268 punti base, con il rendimento del decennale italiano che si fissa al 2,85 per cento.
Tra le valute, infine, ancora ben intonato lo yen a 107,8 sul dollaro, con il biglietto verde che si attesta a 1,136 nei confronti dell’euro, dopo che i dati Adp sul mercato del lavoro americano, che anticipano la pubblicazione del Job Report ufficiale in programma domani, hanno evidenziato che nel mese di dicembre sono stati creati 271 mila nuovi impieghi, superiori rispetto alle ai 180 mila attesi dagli analisti e ai 179 mila unità del mese precedente.
Tra le materie prime, in frazionale rialzo il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 46,9 e 55,6 dollari al barile. Sale ancora l’oro approfittando del suo status di valuta rifugio, attestandosi a 1.290,3 dollari l’oncia.
Male in particolare i fornitori europei del colosso di Cupertino e il settore tecnologico in generale, con STM che crolla di quasi il 10% a Piazza Affari. In rosso anche i titoli del lusso come MONCLER (-3,5%) e FERRAGAMO (-2,1%), dato che il warning di Apple rafforza i timori di un rallentamento della Cina.
Per quanto riguarda l’automotive vendite su PIRELLI (-1,4%) e FERRARI (-0,7%), mentre rimonta FCA (+0,3%), con quest’ultima che ha chiuso il 2018 con un calo di oltre il 10% delle vendite in Italia mentre negli States le stesse hanno registrato un incremento del 14 per cento.
Denaro su JUVENTUS (+2,3%), TELECOM ITALIA (+2,6%), UNIPOL (+4,1%) e UNIPOLSAI (+3,1%). Contrastati i bancari.