Prove di rimonta a Piazza Affari per il comparto bancario, dopo avere chiuso le prime due sedute del nuovo anno in calo. Intorno alle 10:00 il Ftse Italia Banche segna un rialzo del 2,3%, performance che consente di recuperare quanto lasciato sul terreno nelle due giornate precedenti.
L’andamento è sostenuto anche dal calo dello spread Btp-Bund a 265 pb dai 274 punti base a cui era risalito ieri, grazie anche al recente compromesso trovato tra Commissione Europea e Governo italiano sulla manovra economica.
Nonostante sul mercato continuino a pesare i timori per un rallentamento della crescita dell’economia globale, oggi è scattata una tregua dopo che è stato ufficializzato che all’inizio della prossima settimana si incontreranno le delegazioni di Stati Uniti e Cina per un nuovo round di colloqui, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione della disputa commerciale.
Acquisti su tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (+2% a 1,94 euro), UniCredit (+2,1% a 9,84 euro), Ubi (+2,2% a 2,52 euro), Mediobanca (+1,8% a 7,43 euro), Bper (+1% a 3,31 euro) e Banco Bpm (+1,3% a 1,98 euro).
Sul Mid Cap ok Credem (+2% a 5,19 euro) e Creval (+1,5% a 0,073 euro), mentre Popolare Sondrio (+0,1%) rafforza l’ottimo guadagno di giovedì (+3,4%). Risale Mps (+1,1% a 1,49 euro) dopo il pesante stop di ieri (-3,9%).
La seduta ben intonata del comparto bancario si sta riflettendo anche sui titoli dell’asset management, con Anima (+3,3% a 3,39 euro), Azimut (+1,4% a 9,67 euro), Banca Mediolanum (+0,9% a 5,09 euro), Banca Generali (+1,6% a 18,54 euro) e Fineco (+1,2% a 8,75 euro).