Utility – Settore in frazionale rialzo (+0,5%), acquisti su Hera (+2,3%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso con un +0,5 per cento, sovraperformando sia l’Euro Stoxx 600 Utilites (+0,2%) sia il Ftse Mib (-0,6%).

Un andamento di settore avvenuto nonostante sul fronte obbligazionario, lo spread verso il Bund tedesco sia balzato a 276 punti, con il rendimento del governativo a 10 anni al 2,91% (+23 punti).

Tra le Big la migliore è stata Terna (+1,7%), seguita Italgas (+1,1%), mentre tra i titoli a media capitalizzazione ha fatto meglio Ascopiave con un +4,8 per cento.

Ben comprate anche Iren (+3,4%) ed Hera (+2,3%).

Quest’ultima ha comunicato che alla fine dello scorso mese le azioni ordinarie con voto maggiorato erano pari a 782.303.207 (771.771.989 in precedenza), mentre le azioni ordinarie erano pari a 707.235.538 (717.766.756 in precedenza).

Tra le Small la migliore è stata TerniEnergia (+2,4%).

A livello di settore si riporta che a dicembre la domanda di gas naturale in Italia è stata pari a circa 8,2 miliardi di metri cubi, in calo dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2017. Una diminuzione che segue la contrazione su base tendenziale (-13%) rilevata a novembre.

Si riporta inoltre che nei primi giorni di quotazione del mese in corso le quotazioni del gas naturale presso il Punto di scambio virtuale (Psv) si stanno muovendo intorno a 23,5 €/MWh, cioè il 17,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2018, ma il 9,5% in meno rispetto a inizio dicembre 2018.