Analisi tecnica – Apple: rimbalzo al test delle resistenze statiche e dinamiche

L’ampio gap down aperto nella seduta del 3 gennaio, a seguito della revisione al ribasso del management delle precedenti previsioni sulle vendite del 1° trimestre dell’anno fiscale in corso, ha spinto le quotazioni dei titoli del colosso di Cupertino fino al nuovo minimo relativo intraday a 142 dollari. Un livello da cui venerdì scorso è partita una reazione che ha catapultato i corsi delle azioni Apple fino a 148,55 dollari.

Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza statica potrebbe così consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Tim Cook di effettuare un veloce allungo in direzione della successiva resistenza, statica e dinamica, individuabile a 154,23 dollari, coprendo così il sopracitato gap down. Nel caso di rottura al rialzo di questa barriera, il conseguente miglioramento del quadro grafico di breve e di medio periodo potrebbe poi permettere ai corsi delle azioni Apple di mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 159,36 dollari, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 162,73 dollari.

L’eventuale cedimento di un primo supporto statico posto a 143,8 dollari, al contrario, potrebbe essere interpretato come un nuovo segnale di debolezza per le quotazioni del colosso hi-tech che, tuttavia, dovrà essere confermato dalla rottura al ribasso del sopracitato bottom a quota 142 dollari. In questo scenario negativo, il possibile incremento della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Apple potrebbe favorire una nuova discesa verso i due obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 138,62 dollari prima e a quota 135,28 dollari in seguito.

La performance dei titoli Apple nell’intero 2018 è stata pari al -6,8%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 37 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 181,76 dollari, con un potenziale rialzista del 22,6 per cento.

Prezzo di riferimento: 148,26 dollari

+9,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 162,73 dollari;

+7,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 159,36 dollari;

+4,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 154,23 dollari;

+0,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 148,55 dollari;

 

-3,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 143,80 dollari;

-4,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 142,00 dollari;

-6,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 138,62 dollari;

-8,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 135,28 dollari.