doBank ha confermato la politica di dividendi, con la distribuzione di almeno il 65% dell’utile netto reported, dopo l’acquisizione dell’85% del capitale del servicer Altamira, ma ha rinviato a un aggiornamento del piano industriale le stime aggiornate sui risultati post-aggregazione dopo il closing, previsto entro maggio 2019.
L’operazione era stata comunicata lo scorso 31 dicembre e oggi i vertici di doBank l’hanno illustrata alla comunità in una conference call.
L’Ad di doBank, Andrea Mangoni, ha sottolineato che nascerà un gruppo con asset in gestione superiori a 140 miliardi.
Il manager, inoltre, ha confermato che ci sono negoziati in atto con “uno o più” azionisti uscenti di Altamira, che potrebbero reinvestire nel nuovo gruppo.
Il Chief Servicing Officer, Fabio Balbinot, ha sottolineato le prospettive di crescita in Portogallo (mercato da 41 miliardi di Npe), Cipro (19 miliardi) e soprattutto Grecia (110 miliardi).
Positiva la reazione del titolo, che intorno alle 16:45 segna un balzo del 4,1% a 10,95 euro, accelerando il rialzo che ha contraddistinto l’intera seduta.