ll Ftse Italia Servizi Finanziari avvia l’ottava con un rialzo dell’1,6% sovraperformando l’analogo indice europeo (+0,3%) e il Ftse Mib (+0,6%).
A sostenere la seduta positiva, nonostante proseguano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, sono le ultime novità sul versante internazionale, con il primo round di negoziati del 2019 tra Stati Uniti e Cina per giungere ad un’intesa sulla guerra commerciale, i dati sul mercato del lavoro americano nettamente che hanno battuto nettamente le stime e le dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, sul fatto che la politica monetaria sarà flessibile e monitorerò l’andamento del ciclo economico.
La buona verve del settore creditizio si è riflessa anche sui titoli dell’asset management, tra i quali spicca Azimut (+3,8%). Bene anche Banca Mediolanum (+2,4%) e Banca Generali (+1%).
Denaro su Exor (+1,1%), che ha beneficiato della performance positiva delle controllate quotate Ferrari e Fca e della tenuta di Cnh.
Nel Mid Cap Banca Ifis (+3,8%) conferma l’ottimo inizio d’anno, dopo che l’Ad Giovanni Bossi in un’intervista ha dichiarato che gli acquisti di Npl proseguiranno anche nel 2019 e che la politica dei dividendi sarà confermata. La banca veneta, inoltre, ha completato l’acquisto del 90% di Fbs. Stesso discorso per doBank (+1,2%), sempre in scia all’annuncio dell’acquisizione dell’85% del servicer Altamira. Su Cerved (-1,5%), invece, proseguono le vendite.
Sullo Small Cap scattano i realizzi su Banca Intermobiliare (-4,8%) in seguito al botto di inizio 2019, dopo che l’aumento di capitale da 91 milioni si è concluso e con il primo azionista Trinity che ha superato l’89% del capitale. Qualche presa di profitto su Banca Sistema (-0,5%), dopo gli acquisti di avvio d’anno.