Vimi Fasteners – L’M&A sarà centrale per la crescita

Vimi Fasteners è approdata all’AIM lo scorso agosto, dopo un collocamento di successo che ha permesso di raccogliere oltre 11 milioni. Risorse che sosterranno con energia lo sviluppo, anche tramite M&A, per rafforzare la leadership conquistata in oltre 50 anni di attività attraverso aumento della gamma prodotti, sviluppo dei mercati di riferimento e una internazionalizzazione sempre più spinta anche sul versante produttivo. 

Vimi Fasteners archivia un 2018 ricco di soddisfazioni, anche se l’esercizio si chiuderà sottotono per il marcato rallentamento subentrato dall’autunno nell’automotive dopo cinque anni di forte sviluppo.

Una dinamica solo parzialmente assorbita dalla crescita delle altre aree di business e dal contributo della neoacquisita MF Inox. E tutto ciò dimostra in modo ancora più evidente la validità della strategia di sviluppo presentata al mercato in occasione della quotazione.

Vimi Fasteners è infatti approdata al mercato all’inizio di agosto, al termine di un collocamento di successo nel quale il gruppo reggiano ha raccolto oltre 11 milioni, accogliendo fra i soci una nutrita pattuglia di nuovi azionisti con i quali condividere il piano di espansione.

Risorse grazie le quali, come sottolinea Fabio Storchi, presidente ed azionista storico di Vimi Fasteners, “potremo perseguire con ancora maggiore determinazione e senza affanni la politica di sviluppo che abbiamo messo a punto facendo leva sulle leadership conquistate in oltre 50 anni di attività industriale”.

Una crescita da conseguirsi “sulla base di una matrice che vedrà da un lato l’aumento della gamma prodotti e dall’altro l’espansione delle quattro aree d’affari core. Il tutto in una logica ove i mercati internazionali avranno un peso sempre maggiore e saranno serviti con unità produttive in loco da realizzare anche tramite M&A”.

È comunque doveroso ricordare che la crescita esogena “resterà accompagnata dallo sviluppo organico delle attività dove la ricerca e sviluppo ha un ruolo determinante, come dimostra la storia di una azienda, da sempre, attiva in un business connotato da altissime prestazioni e rilevanti innovazioni. Un business ove ogni giorno dobbiamo sapere rispondere con pro-attività alle continue sollecitazioni del mercato”.

E per essere vincenti su questi mercati, ricorda con orgoglio il presidente di Vimi Fasteners, “dobbiamo dimostrare che i nostri prodotti restano all’altezza della sfida tecnologica che spinge sempre più avanti, oltre i limiti di un passato che viene superato continuamente alla velocità della luce”.

E tutto ciò da realizzare nel rispetto di quella sostenibilità economico-finanziaria che consente margini reddituali di soddisfazione, ma sempre migliorabili grazie alle sinergie che si possono sprigionare con l’aumento dei volumi produttivi e la ricerca di una sempre maggiore efficienza.

Il titolo in Borsa ha sofferto, condividendo uno scenario comune a pressoché tutte le società approdate al listino nel 2018. Dinamica correlata prioritariamente a fattori esogeni, quali gli esiti di scelte governative spesso contraddittorie e vissute come contrapposizione alla storica imprenditorialità che le aree più dinamiche del Paese da sempre evidenziano.

A questo si sono poi sommate le incertezze correlate alle turbolenze internazionali, fra le quali si richiamano le guerre commerciali innescate dall’amministrazione Trump e gli effetti che hanno avuto in particolare sull’automotive, ma non solo. Un settore sottoposto negli ultimi trimestri a forti scossoni, non ultimi quelli generati dalle velleitarie tassazioni ipotizzate dal governo italiano per finanziare i veicoli eco-sostenibili che l’Italia non produce.

Fabio Storchi, presidente di Vimi Fasteners, delinea le strategie del gruppo

Fabio Storchi – Presidente di Vimi Fasteners

“Lavorare sulla matrice prodotti/mercati così come indicato agli investitori quando abbiamo scelto la via della Borsa per accelerare anche sullo sviluppo esogeno con operazioni di M&A. Il tutto senza trascurare la crescita organica, come testimoniano gli investimenti in R&S e l’ampliamento dello stabilimento produttivo di Novellara”.

Sono questi, come sottolinea Fabio Storchi, presidente ed azionista storico di Vimi Fasteners, “le priorità strategiche a cui stiamo lavorando per centrare i target indicati: sviluppare la presenza internazionale, crescere nelle aree di business a maggior potenziale e salvaguardare quei margini reddituali che potranno trarre beneficio pure dalla crescita prevista dei volumi produttivi”.

Strategia agevolata anche dalla scelta di quotarsi al segmento AIM della Borsa Italiana, coronata con successo all’inizio di agosto al termine di un collocamento che ha permesso al gruppo emiliano di raccogliere oltre 11 milioni. Risorse con le quali “perseguire con maggior determinazione e minor affanno gli obiettivi delineati”.

Lo sviluppo della gamma prodotti avverrà su tre direttrici

“Le tipologie di prodotti dove vogliamo consolidare la leadership con ulteriore crescita sono tre: i sistemi di fissaggio per alte temperature, le viti ad alta e altissima resistenza ed i prodotti in leghe leggere”.

Più nello specifico, puntualizza Fabio Storchi, “puntiamo a rafforzare la nostra leadership nei sistemi di fissaggio per alte temperature utilizzate nei turbocompressori e nei sistemi di scarico dei motori endotermici ad alte prestazioni, così come per specifiche applicazioni nel settore Oil & Gas”.

La seconda gamma di prodotti oggetto di sviluppo “è rappresentata dalle viti ad alta e altissima resistenza utilizzate nei powertrain più performanti. Si tratta delle applicazioni dove le sollecitazioni statiche e dinamiche raggiungono carichi elevati, come ad esempio nei motori delle supercar e superbike, così come in quelli per applicazioni racing”.

La terza linea di crescita, completa il presidente ed azionista storico di Vimi Fasteners, “è rappresentata dai sistemi di fissaggio in leghe leggere come ad esempio le viti in titanio utilizzate nel settore aerospace, nelle applicazioni delle supercar e racing così come nei veicoli per la mobilità elettrica di nuova generazione”.

Il ruolo dell’R&S nelle aree ove siamo leader

“Il business nel quale siamo da sempre attivi è caratterizzato da altissime prestazioni e fortissime innovazioni. Un business ove ogni giorno dobbiamo dimostrare di saper rispondere con pro-attività alle continue sollecitazioni del mercato”.

E per essere vincenti su questi mercati, ricorda con orgoglio il presidente di Vimi Fasteners, “dobbiamo dimostrare che i nostri prodotti restano all’altezza della sfida tecnologica che si spinge sempre più avanti, oltre i limiti di un passato che viene superato continuamente alla velocità della luce”.

Uno scenario nel quale il ruolo della ricerca e sviluppo è determinante al punto che noi “lo abbiamo sposato da sempre come dimostrano le attività sviluppate all’interno del gruppo, ma anche gli accordi siglati con primarie Università e Centri di Ricerca esterni. Un’attività core a cui non abbiamo mai lesinato le risorse necessarie”.

La matrice della crescita passa poi dai mercati di riferimento

“Sono quattro i settori Industriali coinvolti in modo prioritario nelle strategie di sviluppo: automotive di alta gamma, motori diesel di grandi dimensioni, il comparto dell’oil & gas ed il settore aerospace/motorsport”.

Più nello specifico, illustra Fabio Storchi, “puntiamo a crescere nell’automotive di alta gamma dove è richiesta una profonda conoscenza nella progettazione, nella selezione dei materiali impiegati e nel processo produttivo per realizzare prodotti premium, così come richiesti dalle più performanti applicazioni del powertrain”.

Un settore nel quale per vincere “è fondamentale disporre di un consolidato know how e capacità di essere partner strategici dei clienti. Questo in quanto – ricorda il presidente di Vimi Fasteners – è fondamentale disporre dell’abilità di lavorare insieme ai clienti in attività di co-engineering sin dalle prime fasi di progettazione del powertrain”.

Dai motori diesel all’aerospace

La seconda area di business dove contiamo di rafforzare il nostro ruolo è quella dei motori diesel che equipaggiano i veicoli commerciali, le macchine operatrici industriali ed agricole, i motori marini e i motori stazionari di grande potenza per la produzione di energia elettrica (power generation). Aree di business dove è centrale “il know how produttivo ed ingegneristico accumulato dall’azienda nei 50 anni della sua storia”.

Inoltre, “vogliamo svilupparci nell’Oil & Gas, ove abbiamo raggiunto una posizione significativa con l’acquisizione di MF Inox. Lo sviluppo nell’oil&gas è per noi importante per più fattori: presenta spesso dinamiche di ciclo economico diverse dai settori precedenti, offre sinergie sui materiali per applicazioni ad alte temperature in ambienti altamente corrosivi e può far leva sulla nostra rete commerciale negli Stati Uniti, in Germania e Cina. Mercati di grande interesse per questo settore”.

Il know how maturato nelle applicazioni per alta temperatura, alta resistenza e leghe leggere, continua Fabio Storchi, “ci apre di fatto l’opportunità di essere attivi anche nell’aerospace e nel motorsport. Due comparti che offrono prospettive molto interessanti per la nostra azienda che dispone già della certificazione ISO 9100 richiesta per operare nel settore aerospace”. E la sfida che abbiamo di fronte richiede ora “la creazione di un’area di produzione dedicata e di un team tecnico commerciale dedicato a questi comparti”.

La crescita internazionale come pilastro per lo sviluppo

Oggi solo il 16% del fatturato è realizzato fuori dall’Europa, con circa l’8% negli Stati Uniti e il 7% in Asia. Il potenziale di crescita in questi mercati, come ricorda il presidente di Vimi Fasteners, “è però molto interessante e noi vogliamo coglierne l’opportunità anche con attività produttive localizzate da conseguire con iniziative di M&A. Abbiamo quindi messo a punto una strategia precisa per Europa, Asia e Nord America”.

Più nello specifico, ricorda Fabio Storchi, “in Europa contiamo di proseguire nel percorso che recentemente ci ha visto acquisire MF Inox, inaugurare la nuova sede commerciale in Germania e completare, entro l’estate, l’espansione dello stabilimento di Novellara (RE). L’incremento di 6.500 mq. della superficie coperta aumenterà la capacità produttiva e ci permetterà di gestire al meglio l’estensione di gamma e l’aumento dei volumi produttivi”.

Novità importanti sono in corso di sviluppo anche in Asia, “ove dal 2016 abbiamo una presenza commerciale in Cina anche se oggi è necessario un cambio di passo per cogliere a pieno le opportunità offerte da questo mercato”. Un’area ove “diventa necessario stabilire anche una localizzazione produttiva per evitare gli alti dazi di importazione che insistono sul prodotto dei fasteners. Ed a tale scopo sono in corso trattative per progetti di partnership e di M&A con aziende locali”.

Il ruolo dell’M&A sarà centrale anche nel Nord America. Negli Stati Uniti “abbiamo una presenza commerciale da circa venti anni con la consociata Comer Industries Inc. e negli ultimi mesi del 2018 abbiamo creato la Vimi Fasteners Inc con sede a Charlotte NC”.

Ma ora “è necessario accelerare ed anche per questa area, che include Canada e Messico, abbiamo deciso di perseguire un progetto di M&A per produrre localmente in prossimità dei nostri clienti”.

Un 2018 a scartamento ridotto a causa del rallentamento auto

Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo assistito a una forte domanda da parte della clientela, in continuità con quella dell’anno precedente, raggiungendo un fatturato di 24 milioni che segna un aumento del 16% rispetto al primo semestre del 2017.

A inizio giugno 2018 Vimi Fasteners ha perfezionato l’acquisizione di MF Inox, società operante nei settori Oil & Gas, Energia e Infrastrutture attraverso la produzione e commercializzazione di viti e dadi, anche di grandi dimensioni, ottenuti per stampaggio a caldo. Il volume di affari 2017 di MF Inox è stato di circa 6,5 milioni e, al 30 giugno 2018, di 3,6 milioni.

Consolidando MF Inox in Vimi Fasteners si ottiene un volume di affari complessivo di circa 27,6 milioni nei primi sei mesi del 2018.

Nel contempo, e proprio a partire da settembre, si è manifestato un rallentamento della domanda nel settore automotive che si è riflesso negativamente sui volumi produttivi nella seconda parte dell’anno, non pienamente compensate dagli incrementi negli altri comparti.

Lo scenario dei prossimi 24 mesi

Il focus di Vimi Fasteners nei prossimi trimestri sarà indirizzato all’implementazione delle linee strategiche sopramenzionate. In particolare, “le nostre azioni saranno rivolte allo sviluppo del settore Aerospace, creando delle relazioni di lungo periodo sia con i più importanti player mondiali che con i service provider che operano lungo la supply chain”.

L’altro tema prioritario è il perseguimento dei progetti di M&A “che abbiamo in corso sia in Asia che negli Stati Uniti, con l’intento di finalizzare un’operazione entro l’anno corrente”.

Di sicuro rilievo è anche il completamento nell’estate 2019 del nuovo capannone industriale, attualmente in costruzione, con il successivo re-layout della produzione e internalizzazione delle attività oggi temporaneamente decentrate nello stabilimento di Reggiolo.

L’implementazione di tale progetto “consentirà di migliorare l’efficienza produttiva e il flusso dei materiali all’interno dello stabilimento con conseguente riduzione dei tempi di attraversamento e un recupero significativo di produttività”.

Per quanto riguarda le attività di R&D, “pensiamo di focalizzare la nostra ricerca sui prodotti destinati all’Aerospace e, in particolare, sullo studio delle leghe leggere e ad alta resistenza che trovano largo impiego nel settore Aerospace e Motorsport.

Obiettivi del piano con focus nel biennio 2018-2019

L’esercizio in corso, come ricordato, dovrebbe chiudere con volumi produttivi in calo a causa del rallentamento generalizzato del settore automotive che si è registrato in tutta Europa a partire da settembre scorso.

Riduzione parzialmente compensata dal buon andamento della domanda nel settore industriale, in particolare nell’Oil&Gas, e dall’acquisizione di MF Inox finalizzata a giugno 2018 che porterà il gruppo a chiudere in aumento il fatturato dell’anno.

Più articolata la lettura delle proiezioni al 2019, sui cui risultati avranno un ruolo di primo piano sia la politica di sviluppo esogeno perseguita dall’azienda, ma anche la conferma delle previsioni sul rallentamento dell’auto indotto dalle tensioni commerciali, tutt’ora in atto, fra gli Stati Uniti e il resto del mondo.

Questo anche se risultano confermate le previsioni che, a parità di perimetro di consolidamento, indicano una sostanziale tenuta dei volumi produttivi e dei fatturati, con un incremento marginale legato alla crescita dei settori aerospace e Oil&Gas. Base di partenza sulla quale si innesteranno gli effetti dell’intensa attività in atto nell’M&A per finalizzare nel 2019 un’acquisizione che porterebbe ad un significativo salto del volume di affari e delle dimensioni aziendali.

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