L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha notificato a Enel una sanzione amministrativa pecuniaria pari a oltre 93 milioni per abuso di posizione dominante nel mercato della vendita dell’energia elettrica.
Nel dettaglio, nel maggio 2017 l’Agcm aveva avviato un procedimento istruttorio a conclusione del quale è emerso che il gruppo Enel ha sfruttato, almeno a partire dal gennaio 2012 e almeno fino al maggio 2017, “in modo illegittimo prerogative e asset, derivanti dall’essere fornitore di maggior tutela, per realizzare una politica di slittamento della clientela già rifornita a condizioni regolate verso contratti a mercato libero”, come riporta il provvedimento.
Inoltre, dal momento che il legislatore, in vista della abolizione della maggior tutela entro il 1° luglio 2020, ha previsto che vengano adottati “meccanismi che assicurino la concorrenza e la pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato”, le condotte abusive accertate hanno anche l’effetto di sottrarre illegittimamente all’azione di tali meccanismi la clientela tutelata che in esito alle stesse viene acquisita come clientela sul libero mercato.
Enel, in una nota, riferisce che “ritiene di aver sempre agito nel pieno rispetto delle normative vigenti ed è convinta di poter dimostrare la correttezza del proprio operato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale al quale farà immediatamente ricorso”.
La società ha sottolineato inoltre come “l’Autorità non abbia preso in considerazione le dettagliate analisi economiche e i dati forniti, che dimostrano inequivocabilmente l’assenza di qualsiasi interferenza con le dinamiche con le quali i clienti decidono di rimanere nel cosiddetto mercato tutelato o di passare nel mercato libero”.
Intorno alle 9.10, il titolo Enel apre le negoziazioni in rialzo dello 0,6% scambiando a 5,2 euro, sostanzialmente in linea con l’indice di riferimento settoriale, il Ftse Italia Servizi Pubblici (+0,4%).