Prosegue il mini rally di Mps a Piazza Affari in questo inizio di 2019. Intorno alle 10:20 le azioni della banca senese registrano un progresso dell’1,6% a 1,56 euro. Da inizio anno, prima della seduta odierna, il titolo finora ha guadagnato il 2,6 per cento.
La performance continua a beneficiare del raggiungimento di accordi vincolanti per la vendita di 3,5 miliardi di crediti non performing, comunicati lo scorso 2 gennaio.
Di suddetto importo, 2,2 miliardi fanno riferimento a Npl unsecured non performing di piccolo importo e consumer credit (“Progetto Merlino”) sono stati suddivisi in 4 differenti clusters in base al tipo di credito e/o agli importi delle singole esposizioni, di cui 704 milioni (Cluster Mid) sono stati ceduti a Fire in partnership con Credito Fondiario. La parte restante è stata ceduta a Ifis Npl (Clusters Small e Consumer) e a Balbec Capital (Cluster Large).
L’istituto toscano ha poi venduto un portafoglio di 0,9 miliardi di sofferenze leasing (“Progetto Morgana”) a Bain Capital Credit.
Infine, Mps ha ceduto un portafoglio di 0,4 miliardi di inadempienze probabili (“Progetto Alfa 2”). Con quest’ultima operazione la banca realizza, nel 2018, una riduzione complessiva delle inadempienze probabili di circa 1,9 miliardi e supera l’obiettivo annuo previsto nel piano di 1,5 miliardi.
La conclusione di queste operazioni, in aggiunta alla maxi cessione di sofferenze per circa 24 miliardi perfezionatasi lo scorso giugno, rappresenta un importante passo avanti nel processo di de-risking previsto dal piano di ristrutturazione 2017-2021 e nel rispetto degli impegni presi con la Commissione Europea.
A seguito di suddette cessioni, l’Npe ratio lordo pro-forma al 30 settembre 2018 si attesta a circa il 16% (era al 19,4% non considerando tale effetto).
In base al piano di ristrutturazione concordato con le autorità europee, per quest’anno l’indicatore dovrebbe scendere al 14,3%, per poi ridursi ulteriormente al 12,9% nel 2021.