Arretra dell’1,5% nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda. Performance inferiore a quella del corrispondente indice europeo di confronto (flat). In crescita Piazza Affari (+0,6%).
L’attenzione degli investitori è rivolta ai negoziati commerciali tra Usa e Cina, anche se non sono emerse novità sui colloqui conclusi a metà settimana.
Dalla Fed è attesa una politica monetaria più cauta, ma le sue minute hanno fatto trapelare incertezza sull’entità e sul “timing” delle eventuali future mosse restrittive di politica monetaria.
Intanto a preoccupare i mercati resta lo shutdown dell’attività governativa statunitense, visto lo stallo tra i leader congressuali democratici e il presidente americano Donald Trump.
Ieri Berenberg ha pubblicato un report sul settore del lusso sottolineando che le società si trovano in un’ultima fase di un ciclo economico espansivo. In particolare nel 2019, secondo l’istituto di credito tedesco, saranno maggiori i rischi al ribasso che al rialzo per le stime di crescita organica del settore. Il nuovo anno sarà contraddistinto da numerose incertezze macroeconomiche come non accadeva da molti anni.
Pertanto gli analisti hanno abbassato le raccomandazioni e i target price su diverse griffe europee. Al riguardo i titolo interessati a Piazza Affari sono stati Tod’s (-4,3%), Brunello Cucinelli e Moncler (entrambe a -1,6%).
Nel Ftse Mib male anche Salvatore Ferragamo, in calo dell’1,1 per cento.
Tra le Small Cap si segnala il rimbalzo di Stefanel (+6,6%) dopo il -6,3% di mercoledì.
Ben intonata anche Geox, in rialzo del 3,8%, che prosegue lo scatto da inizio anno (+11,5%).