Neodecortech si prepara ad archiviare il 2018 nel rispetto delle aspettative pur scontando gli evidenti sintomi di rallentamento emersi negli ultimi due mesi. Un trend che dovrebbe consolidarsi nel 2019, quando però il gruppo bergamasco dovrebbe conseguire ulteriori progressi in scia allo sviluppo atteso in Usa grazie alle potenzialità implicite nei nuovi prodotti, i cui margini sono pure decisamente superiori a quelli tradizionali. Ed è proprio per tutto ciò che il gruppo si attende buone notizie anche sul fronte reddituale, fatto salva la tenuta dei mercati europei guidati dalla Germania.
- Luigi Cologni, Ceo di Neodecortech, delinea le priorità strategiche
- Con Corbetta Fia “produrremo un milione e mezzo di metri quadri di PPLF”
- 2018 – Primo semestre ok e buona tenuta sull’intero esercizio
- Le aspettative per fine 2018
- Le attese per un 2019 di successo, anche grazie all’operazione Corbetta Fia
- Cresce la domanda di LVT grazie anche al traino degli Usa
- Il ruolo del mercato americano e dell’M&A
- Congiuntura e nuovi prodotti
- Borsa, la congiuntura economica impatta sull’andamento del titolo
Neodecortech si prepara a chiudere il 2018 con ricavi e redditività in crescita in linea con quanto previsto dal mercatograzie ad una pluralità di fattori, fra i quali non va dimenticata la variazione di perimetro.
Ricordiamo al riguardo che il gruppo bergamasco ha rilevato lo scorso anno Corbetta Fia, sister company di Neodecortech poi denominata Texte, per un valore complessivo di oltre tre milioni, di cui 200mila riconosciuti al venditore. Una realtà che nell’esercizio in corso dovrebbe generare circa 15 milioni di ricavi con margini ben al di sopra di quello che abitualmente ci si attende dalle altre famiglie di prodotti.
Un contributo grazie al quale, prosegue Luigi Cologni, amministratore delegato di Neodecortech, “siamo confidenti di salvaguardare importanti trend di sviluppo anche in questo non facile 2019, in particolare dal punto di vista reddituale. E questo grazie anche allacrescente domanda di pavimenti LVT”.
L’esercizio in corso dovrebbe infatti scontare il consolidarsi di quel trend congiunturale sfavorevole che si è palesato a partire dalla metà di settembre con una progressiva riduzione della domanda. Un trend su cui continuano a pesare le incertezze presenti sugli scenari geo-politici globali, a partire dalla guerra sui dazi scatenata da Trump con effetti potenzialmente dirompenti su molti Paesi oltreché la Cina, mente l’Europa fatica a tenere il passo e sulle coste del mediterraneo alcuni paesi come la Turchia evidenziano problematiche.
Al quartier generale del gruppo bergamasco manifestano comunque un certo ottimismo in quanto, da un lato si dichiarano certi della capacità di salvaguardare l’eccellenza conquistata sul fronte della generazione di energia elettrica a basso costo, essenziale per la redditività di un gruppo energivoro come Neodecortech.
Allo stesso tempo, il gruppo può contare su quell’efficienza conseguita nella cartiera di proprietà che produce la materia prima di base, ovvero la carta per realizzare tutte le elaborazioni successive con quel PPLF i cui elevati margini sosterranno la crescita futura.
Il 2019 dovrebbe così allinearsi alle aspettative del mercato, che potrebbero anche essere superate se la Germania manterrà il suo ruolo propulsivo in Europa e si confermerà l’accelerazione del trend di sviluppo della domanda di pavimenti in LVT in atto negli Usa.
Trattasi del secondo mercato occidentale dopo l’Europa per questo prodotto e quello ove Neodecortech vorrebbe espandersi affiancando all’attività prettamente commerciale, come più volte già comunicato nel recente passato, eventualmente anche quella produttiva. Il tutto anche per conquistare ulteriori vantaggi competitivi nei confronti dei competitor cinesi, i leader globali su questo business.
Uno scenario che anche la Borsa ha iniziato a decriptare, come emerge dall’analisi del grafico relativo ai 15 mesi di quotazione del titolo approdato all’AIM a fine settembre 2017.
Neodecortech si è infatti mantenuta sostanzialmente stabile fino all’ottobre del 2018 pur muovendosi fra i massimi in area 4 euro ed i minimi nell’intorno dei 3,3 euro.
Ad ottobre si è però innestato un movimento discendente che ha portato le quotazioni sino al minimo storico in prossimità dei 2,6 euro poiché sulle incertezze interne si sono innestate le tensioni con l’Europa ma anche gli altri sconfortanti scenari geo-politici a partire dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Un trend la cui inversione è scattata a ridosso del citato minimo e che in meno di due mesi ha permesso al titolo di recuperare ben più del 20% innestando una fase ascendente che potrebbe consolidarsi se i risultati conforteranno le aspettative e se il mercato tedesco continuerà a svolgere il proprio ruolo.
Luigi Cologni, Ceo di Neodecortech, delinea le priorità strategiche
“Sviluppare la commercializzazione dei nuovi prodotti PPLF per soddisfare la crescita di una domanda di pavimenti LVT particolarmente forte negli Usa, mantenere la massima efficienza nella cartiera, oltreché negli impianti di generazione di energia elettrica, e lavorare per massimizzare le sinergie mentre prosegue l’attività di selezione delle possibili prede nell’ambito delle strategie di sviluppo esogene”.
Sono queste, sottolinea Luigi Cologni, amministratore delegato di Neodecortech, “le priorità strategiche a cui lavoriamo per rafforzare la presenza internazionale ed aumentare ricavi e redditività. Obiettivo compatibile e sostenibile, anche se non semplice da raggiungere in presenza di uno scenario congiunturale che negli ultimi mesi del 2018 ha messo in luce un certo rallentamento, anche a causa delle tensioni geo-politiche che scuotono il globo terrestre”.
Noi comunque, aggiunge il Ceo di Neodecortech, “siamo più che confidenti nella possibilità di centrare gli obiettivi di crescita, anche ed in particolare reddituale, grazie agli apporti dei nuovi prodotti PPLF ove i margini sono decisamente più elevati del business tradizionale, mentre la nostra capacità produttiva è sostanzialmente più che raddoppiata con l’acquisizione di Corbetta Fia e grazie agli investimenti sulle nuove linee produttive realizzati lo scorso anno”.
Con Corbetta Fia “produrremo un milione e mezzo di metri quadri di PPLF”
L’acquisizione di Corbetta Fia, sister company di Neodecortech poi denominata Texte, è stata annunciata al mercato lo scorso 25 luglio ed è stata finalizzata a settembre 2018. Il valore complessivo dell’operazione supera i tre milioni in quanto, come precisa il capo azienda, ai 200 mila euro corrisposti al venditore bisogna affiancare due milioni di debiti assorbiti e la rinuncia ad un milione di crediti.
Investimento importante ma più che giustificato in quanto “ci ha permesso di entrare con forza nel mercato del laminato e di ampliare l‘offerta ai prodotti PPLF (Plastic Printed Laminated Film) oggi molto richiesti. I nuovi prodotti laminati sono ottenuti dall’unione di un film pvc stampato e di un film pvc trasparente, successivamente goffrati e laccati, e sono poi utilizzati per la produzione di pavimenti LVT (Luxury Vynil Tiles)”.
Ma c’è pure altro poiché, prosegue Cologni, “la nuova divisione denominata Texte, grazie agli investimenti effettuati sulla linea produttiva, dovrebbe garantire una capacità produttiva di oltre un milione e mezzo di metri quadri di prodotto PPLF e ricavi nell’ordine degli otto milioni di euro con Ebitda margin a doppia cifra”.
2018 – Primo semestre ok e buona tenuta sull’intero esercizio
Nei primi sei mesi del 2018 Neodecortech ha consuntivato una crescita dei ricavi e un progresso marcato nella redditività. Il fatturato consolidato è infatti aumentato del 7,5% a 67 milioni beneficiando della crescita della divisione “Carta Decorativa” e della vendita di energia elettrica ed i margini hanno fatto ancora meglio.
L’Ebitda ha registrato invece un balzo del 18,7% a 8,2 milioni, con margini in progresso di oltre un punto al 12,2 per cento, mentre l’Ebitda adjusted rettificato delle sopravvenienze attive e passive e dell’impatto non monetario relativo alle Stock Grant (circa 0,5 milioni) ha messo a segno uno scatto del 28% a 8,7 milioni. Migliora del 19,4% a 4,6 milioni anche l’Ebit nonostante l’aumento del 17,7% degli ammortamenti ed il Ros sale allo 0,7 per cento.
Il conto economico si chiude infine con un utile netto consolidato dei soci di 2,7 milioni (+30,3%), mentre l’utile netto adjusted raggiunge i 3,2 milioni (+63%) per l’impatto non monetario relativo alle Stock Grant e alla gestione non caratteristica.
Il trend registrato nel primo semestre 2018 dovrebbe poi riproporsi sull’intero anno nonostante il difficile momento economico che ha caratterizzato nella seconda parte dell’anno tutti i mercati e un’economia mondiale che ha subito un forte rallentamento.
Le aspettative per fine 2018
Il primo semestre è stato positivo e l’esercizio, illustra il Ceo di Neodecortech, “conferma il buon andamento sia per le vendite sia per la redditività grazie al contributo della bioenergia ed alla spinta dell’unità di stampa nella carta e nella materie plastiche”.
In buona sostanza, aggiunge Cologni, “dovremmo chiudere il 2018 con ricavi in linea con le aspettative del mercato e confermando i dati della semestrale nonostante il momento difficile vissuto da tutto il mercato negli ultimi due mesi. Periodo caratterizzato da un certo rallentamento per tutte le tematiche geo-politiche che caratterizzano la fase congiunturale attuale”.
Penalizzazioni contenute negli effetti anche perché saranno più che bilanciate dal citato buon andamento della domanda conseguito per buona parte dell’esercizio, ma anche dalle efficienze raggiunte nella cartiera e negli impianti di generazione di energia, ove il gruppo “ha colto i frutti della conversione dei motori fatta tre anni fa per adattarli all’olio di origine animale, il cui costo nel frattempo è sceso di circa il 20 per cento”.
Questo in quanto c’è una certa sovraccapacità nella produzione di un combustibile il cui prezzo è influenzato dall’andamento dell’olio di palma, che è a sua volta impattato dal trend del greggio. Ma c’è pure altro in quanto noi, ricorda con orgoglio il capo azienda, “abbiamo raggiunto un elevato livello di efficienza pure nelle attività di manutenzione-pulizia dei macchinari e questo migliora l’efficienza complessiva degli impianti eliminando quei sovra-costi che altri devono sopportare”.
Le attese per un 2019 di successo, anche grazie all’operazione Corbetta Fia
Nel 2019, spiega l’Ad, “continueranno a dare il loro contributo le eccellenze conseguite nella cartiera e nella generazione di energia, mentre dovremo bilanciare gli effetti di un’economia mondiale in contrazione e quelli generati dalle difficoltà legata ad alcuni mercati specifici, come l’Iran e la Turchia, con i benefici rivenienti dall’integrazione con la neoacquisita Corbetta Fia, poi denominata Texte, che dovrebbe generare nell’intorno dei 15 milioni di ricavi aggiuntivi con cui contrastare il trend congiunturale in atto ”
Un impegno importante, ma compatibile poiché prosegue Cologni, “potremo beneficiare dell’ingresso nel mercato del laminato e di un’offerta più ampia nei prodotti PPLF (Plastic Printed Laminated Film), utilizzati nella produzione di pavimenti LVT. Un prodotto molto richiesto in Europa, ma in decisa espansione anche negli USA”.
Secondo le nostre previsioni, commentano a Neodecortech, “dovremmo bilanciare l’andamento negativo del settore carta del prossimo anno poiché, anche a parità di metri quadri, avremo un balzo nei ricavi con un importante progressione del fatturato e della marginalità”.
Il nuovo prodotto “dovrebbe cosi garantire un miglioramento dei risultati 2019 a parità di condizione con l’anno appena trascorso, salvo il presentarsi di avvenimenti straordinari ad oggi non prevedibili”.
Cresce la domanda di LVT grazie anche al traino degli Usa
I due mercati chiave del nuovo prodotto PPLF utilizzato per i pavimenti in LVT sono l’Europa e gli Usa, “con il secondo che negli ultimi anni sta registrando un forte balzo grazie alla riconversione che sta vivendo in questo anni con la graduale eliminazione del “carpet” a favore prima della ceramica e oggi dell’LVT”.
Nel mercato americano, spiega Giorgio Saccardo, Sales Manager e Marketing, “abbiamo già dei contatti consolidati che ci hanno portato a una fase di test avanzata in cui riponiamo importanti speranze per rafforzare la nostra presenza”.
Il tutto in uno scenario nel quale, prosegue Saccardo, “potremo contare sull’aumentata capacità di impatto commerciale e su una marginalità molto maggiore, mentre il mercato evidenzia una forte domanda proveniente sia dall’Europa, mercato già consolidato, sia dagli Usa, mercato in forte crescita”.
Ricordiamo che il mercato nel 2017 è stato stimato in 71 milioni di metri quadri in Europa e 106 milioni negli Stati Uniti (fonte MMFA Association 2017), ove si assiste ad un’accelerazione della domanda come sopra ricordato.
Il ruolo del mercato americano e dell’M&A
“Stiamo lavorando per avere una presenza diretta o indiretta attraverso la definizione di un’alleanza in Usa perché è chiaro che alla luce delle attuali tensioni commerciali avere in loco la produzione può portare dei vantaggi. Vale la pena sottolineare che in America questo prodotto arriva anzitutto dall’Asia, con Cina, Taiwan e Korea come maggiori players”.
E le tensioni commerciali, puntualizza il Ceo di Neodecortech, “potrebbero giocare a nostro favore con i dazi sui prodotti cinesi che potrebbero arrivare al 25% annullando completamente l’attuale differenziale di prezzo e così noi potremmo diventare addirittura più competitivi dei cinesi con un prodotto di maggiore qualità”.
Il tutto con effetti benefici su quei conti che anche senza questo scenario particolarmente positivo risultano più che buoni. È doveroso ricordare che Neodecortech ha fatturato 128 milioni nel 2017 e dovrebbe collocarsi, come ricordato, nell’intorno dei 135 milioni nel 2018 mentre per il 2019, a parità di condizioni e, se si confermeranno gli scenari attuali, ci saranno 15 milioni in più dai nuovi prodotti sopra descritti e correlati alla nuova divisione Texte (ex Corbetta Fia) da aggiungere alle previsioni degli studi citati.
Congiuntura e nuovi prodotti
Non dobbiamo però dimenticare, precisa Cologni, “il rallentamento che si è registrato nell’ultimo trimestre del 2019 che ha caratterizzato tutta l’Europa, con la Germania (mercato chiave dei nostri prodotti) che se dovesse tirare il freno a mano potrebbe avere un impatto importante”.
Ma lo scenario di recessione, concludono dal quartier generale, “dovrebbe essere compensato dai nuovi prodotti PPF e PPLF, con una marginalità più alta per i nuovi prodotti che dovrebbe compensare la marginalità in calo dei prodotti standard”.
Prodotti su cui non mancano investimenti in ricerca e sviluppo, sia per replicare la capacità dell’azienda di saper fare prodotti di qualità che, spiegano, “costa circa 1,5 milioni di euro l’anno, sia per la pura attività di ricerca (creazione nuovi prodotti) per cui investiamo circa mezzo milione l’anno”.
Borsa, la congiuntura economica impatta sull’andamento del titolo
Neodecortech ha avviato le contrattazioni sul mercato dell’Aim a fine settembre 2017, mantenendo un andamento stabile fino a ottobre 2018, toccando massimi in area 4 euro e minimi nell’intorno dei 3,3 euro.
Da ottobre 2018 a gennaio 2019 il titolo ha subito un brusco calo causato da fattori esogeni a partire dall’incertezza sul bel paese accentuata dalle tensioni con l’Europa ma anche per la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che sta facendo tremare l’economia mondiale.
Penalizzazione considerata eccessiva dagli operatori poiché il mercato non tiene conto dei dati oggettivi del gruppo, i cosiddetti fondamentali, e degli scenari che si sono aperti in merito ai nuovi prodotti quali PPF e PPLF.
Questi ultimi presentano infatti un potenziale di sviluppo importante nei principali mercati di sbocco, Europa e Usa, ove i tassi di crescita dovrebbero essere molto più forti anche per alcuni fattori contingenti, come i dazi che Trump vuole imporre alle importazioni cinesi, principale produttore di questi materiali la cui redditività è sostanzialmente doppia rispetto a quelli tradizionali.
Scenario che, come ricordato, lascia intravvedere per i prossimi semestri una sostanziale tenuta dei ricavi, pur in presenza di una certa flessione della domanda nei prodotti tradizionali, grazie allo sviluppo dei nuovi prodotti. E tutto ciò avrà impatti positivi sulla redditività in quanto i nuovi prodotti presentano margini decisamente più elevati.