ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un moderato rialzo dello 0,2% e allineato all’analogo europeo (+0,5%), supportato dalla seduta positiva del comparto bancario (+0,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,6%).
A supportare la performance, oltre alla recente intesa raggiunta tra Roma e Bruxelles sulla manovra economica, anche le ultime novità sul versante internazionale, che hanno messo in luce un riavvicinamento tra Usa e Cina sulla questione commerciale.
La buona verve del comparto bancario ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali si mette in evidenza Banca Generali (+1,3%), che rafforza il guadagno della seduta precedente, grazie anche al buon dato sulla raccolta netta del 2018, positiva per 5,02 miliardi. Su Fineco (-0,7%) scatta qualche realizzo, dopo il rally degli ultimi giorni in scia alla crescita registrata della raccolta netta nel 2018.
Bene Exor (+1,5%), che si è mossa dell’andamento positivo della maggior parte delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap le prese di profitto colpiscono Banca Ifis (-0,4%), dopo gli acquisti delle sedute precedenti. Ritraccia parzialmente di doBank (-0,3%), dopo il momento positivo delle ultime sedute sostenuto dall’annuncio dell’acquisizione dell’85% del servicer Altamira. Tornano le vendite su Cerved (-1,1%), reduce da un paio di sedute in forte recupero.
Sullo Small Cap chiude invariata Banca Intermobiliare, il cui aumento di capitale si è concluso nei giorni scorsi e con il primo azionista Trinity che ha superato l’89% del capitale. Seduta incolore per DeA Capital (-0,3%), la cui controllata DeA Capital Alternative Funds ha allargato la tipologia dei crediti del fondo IDeA Corporate Credit Recovery (Ccr) II al settore dello shipping.