Comparto bancario in affanno a Piazza Affari. Intorno alle 13:10 il Ftse Italia Banche segna un ribasso del 2,6 per cento.
Oltre a fisiologiche prese di profitto dopo l’ottimo avvio di anno, il settore potrebbe risentire del fatto che l’attenzione del mercato è tornata a concentrarsi sulla copertura degli Npl da parte delle banche italiane.
Il tutto dopo che Mps ha diffuso un comunicato in cui riporta il contenuto della lettera Srep ricevuta dalla Bce, in cui l’istituto di vigilanza della banche europee formula delle raccomandazioni per la copertura degli Npl per il caso specifico della banca senese.
Nei confronti di Mps in particolare la Bce richiede “di implementare, nei prossimi anni (fino alla fine del 2026) un graduale aumento dei livelli di copertura sullo stock di crediti deteriorati in essere alla fine di marzo 2018, secondo una logica complementare alle indicazioni fornite nell’Addendum alle linee guida della Bce per le banche sui crediti deteriorati (Npl) generati a partire da aprile 2018”.
Quindi da Francoforte arriva una chiave di lettura restrittiva sull’applicazione del cosiddetto Addendum, inserendo nei crediti oggetto di incremento delle coperture anche lo stock di deteriorati esistenti e non solo i prestiti trasformati si in crediti deteriorati a partire dal 1° aprile 2018, come indicato nelle linee guida dell’Addendum.
Lo scorso 11 luglio la Bce aveva diramato un comunicato in cui “avrebbe interagito con ciascuna banca per definire le aspettative di vigilanza su base individuale, sulla base di una valutazione comparata (benchmarking) di banche simili e tenuto conto dell’attuale livello di Npl ratio e di altri indicatori finanziari di ciascuna banca”.
I timori che anche altre banche ricevano direttive così stringenti spingono al ribasso il comparto.
In rosso tutte le banche del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (-2,3% a 1,97 euro), UniCredit (-2,7% a 10,31 euro), Ubi (-2,8% a 2,45 euro),Bper (-3% a 3,17 euro), Banco Bpm (-3,9% a 1,90 euro) e, più defilata, Mediobanca (-1,4% a 7,64 euro).
Sul Mid Cap male Credem (-2,3% a 5,01 euro), Creval (-3,1% a 0,0713 euro), Popolare Sondrio (-2,7% a 2,57 euro) e, soprattutto, la stessa Mps (-9,1% a 1,37 euro).