In attesa della presentazione del nuovo piano industriale, che dovrebbe avvenire a breve, il management di Bper è alle prese con la definizione di alcune operazioni straordinarie.
Una di queste fa riferimento all’acquisto del restante 49% di Banco di Sardegna, di cui Bper detiene il 51%, dall’omonima fondazione, con cui sono in corso dei negoziati. Operazione a cui sta lavorando con il supporto di un advisor.
Secondo gli ultimi rumor di stampa, il deal potrebbe essere perfezionato in parte tramite uno swap, con la Fondazione Banco di Sardegna che, in cambio della sua quota nella banca sarda, riceverebbe azioni della capogruppo Bper, e in parte tramite l’emissione di un bond subordinato.
L’istituto modenese sarebbe proprio al lavoro per definire i termini e le dimensioni dell’obbligazione.
Secondo quanto si legge nel bilancio a fine 2017 della fondazione, “la partecipazione è iscritta nel presente bilancio per il valore di 352.158.299 euro. Tale valore risulta inferiore al cosiddetto “valore di libro” del Banco di Sardegna, cioè a quello che scaturisce dal valore del patrimonio netto indicato nel bilancio della banca stessa. Il Banco di Sardegna, infatti, sulla base dei dati tratti dal bilancio al 31 dicembre 2017, approvato dal cda il 7 marzo 2018, ha un patrimonio netto contabile, ottenuto come differenza tra il valore degli elementi dell’attivo e i debiti esposti nello stato patrimoniale, pari a 1.191.769.797 euro”.
Tuttavia, al momento non è ancora dato sapere quanto effettivamente verrà valorizzata la quota in capo a Fondazione Banco di Sardegna che, presumibilmente dovrà tenere conto di quanto indicato nel bilancio dell’ente stesso.
Si ricorda che la fondazione sarda è già azionista di Bper con il 3%; quota destinata a salire dopo la conversione di parte del pacchetto detenuto in Banco di Sardegna in azioni della capogruppo.
Inoltre, qualora una parte dell’operazione venisse finanziata tramite l’emissione di un bond subordinato da parte di Bper, la stampa fa presente che una parte dovrebbe essere sottoscritta dalla stessa fondazione.
Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo lascia sul terreno l’1,9% a 3,21 euro, mentre l’indice di settore arretra dell’1,5 per cento.