Eni ha firmato un Memorandum of Understanding con l’Autorità Nazionale per il petrolio e il gas del Regno del Bahrain (NOGA) per future attività di esplorazione nel Blocco 1.
Si tratta di un’area ancora in gran parte inesplorata nelle acque territoriali settentrionali del Regno del Bahrain, che copre una superficie di oltre 2.800 km2 con una profondità d’acqua che va da 10 a 70 metri.
“Questo memorandum consentirà a Eni di iniziare a collaborare e investire in un Paese che è stato uno dei primi nel Golfo a produrre petrolio e che ora punta a svelare il suo potenziale offshore” ha commentato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.
“Entrare in Bahrain ci consentirà anche di espandere la nostra presenza in una regione chiave del Medio Oriente, in linea con la strategia di diversificazione del nostro portafoglio esplorativo in bacini petroliferi con potenziale produzione di idrocarburi liquidi, mantenendo quote di partecipazione significative in fase esplorativa” ha concluso il Ceo.
