La prima vera settimana del nuovo anno ha mostrato una performance debole del Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale (-0,1%) e del corrispondente indice europeo (-0,3%), che non sono riusciti a sfruttare il recupero delle quotazioni del greggio.
Il prezzo del petrolio ha infatti messo a segno una settimana in deciso rialzo, con Wti a 51,9 $/bl (+8,4% w/w) e Brent a 60,8 $/bl (+6,6% w/w) poco dopo la chiusura di venerdì, grazie principalmente ai tagli produttivi avviati dall’Opec+ ed al clima disteso sui mercati azionari.
Clima che deriva, in primis, dai molteplici segnali positivi arrivati dai colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, che hanno alimentato le speranze per un futuro accordo.
Intanto le scorte Usa, secondo i dati Eia, hanno mostrato un calo di 1,7 milioni di barili, leggermente inferiore alle attese.
Sull’azionario, forti acquisti tra le big su Tenaris (+4,5%) e Saipem (+6,2%), con quest’ultima sostenuta anche dall’upgrade a “overweight” di JP Morgan.
In rosso invece Eni (-1,2%), nonostante l’upgrade a “buy” da parte di Berenberg.
Tra le Mid Cap, settimana brillante per Saras (+8,1%) che ha pubblicato il primo EMC Benchmark dell’anno, attestatosi a 1,4 dollari/barile. Progresso minore invece per Maire Tecnimont (+1,3%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, ottava in rally per d’Amico (+16,2%) dopo la vendita e lease back della nave MT Cielo di Houston, che permetterà di generare cassa per 10,2 milioni di dollari. In calo invece Gas Plus (-1,3%).