L’assemblea dei soci di Tim si riunirà il 29 marzo 2019, in unica convocazione, per l’esame del bilancio al 31 dicembre 2018 e degli argomenti di cui alla richiesta del socio Vivendi.
Il 14 dicembre scorso il gruppo francese, primo azionista di Tim con il 23,9% del capitale, aveva chiesto di convocare al più presto l’assemblea per deliberare in merito alla revoca di 5 amministratori (Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Dante Roscini e Paola Giannotti de Ponti) e la nomina successiva di altri 5 consiglieri (Franco Bernabè, Rob van der Valk, Flavia Mazzarella, Gabriele Galateri di Genola e Francesco Vatalaro).
“Nel prendere questa determinazione a maggioranza”, si legge nella nota di Tim, “il Cda ha considerato le motivazioni addotte dal socio a fondamento della propria richiesta, così come l’interesse sociale ad una trattazione (unitaria) delle diverse materie su cui gli azionisti sono chiamati a deliberare, tale da agevolare il compimento dei processi approvativi e di disclosure del piano industriale, del connesso impairment test dell’avviamento e, quindi, del bilancio e così assicurare agli azionisti un set di informazioni compiuto e adeguato”.
Il tutto, “favorendo nel contempo la maggiore partecipazione possibile a un evento assembleare, in cui il confronto sostanziale che si prospetta è quello sul futuro industriale della Società e sulle persone alle quali affidarne la gestione”.
“Al fine di venire incontro alla richiesta del socio”, prosegue il comunicato, “è stato deciso di accelerare il calendario sociale con riferimento al Cda di approvazione del bilancio e all’Assemblea Ordinaria, rispondendo così alle esigenze del socio. Di contro, l’ovvia indisponibilità – a oggi – dei risultati di TIM S.p.A. per l’esercizio 2018 impone di fare riserva di eventuale successivo inserimento nell’agenda assembleare del tema della distribuzione del dividendo, che sarà deciso una volta disponibile il progetto di bilancio, il cui esame è anticipato dal 26 febbraio al 21 febbraio 2019”.