“Il gruppo Bper comunica di non prevedere effetti di natura economica e patrimoniale per l’esercizio 2018 e di ritenere che gli impatti attesi nel prossimo triennio non risultino significativi, anche grazie alla forte riduzione dello stock di crediti deteriorati conseguita tra il 2016 e il 2018, e le ulteriori riduzioni attese nei prossimi anni”.
È quanto ha precisato in una nota l’istituto modenese per tranquillizzare il mercato “in relazione a recenti notizie apparse su alcuni organi di stampa concernenti comunicazioni inviate dalla Bce alla banche sotto la propria diretta supervisione in merito al progressivo raggiungimento nei prossimi anni di un grado di copertura dello stock di crediti deteriorati in linea con quello indicato per i flussi nell’Addendum alle linee guida della Bce sui crediti deteriorati a decorrere dal 1° aprile 2018”.
In mattinata erano circolati indiscrezioni di stampa in merito a richieste da parte della Vigilanza in merito alle coperture sui crediti deteriorati derivanti, contenute nella lettera sulla bozza Srep.
Il tutto dopo che Mps ha fatto sapere di avere ricevuto la richiesta dalla Bce di aumentare il grado di copertura da qui al 2026 dei crediti deteriorati in modo da conseguire lo stesso livello di copertura per le consistenze e i flussi di Npl in linea con le richieste dell’Addendum.