Intesa Sanpaolo scende in campo per tranquillizzare il mercato, dopo i timori sulle richieste della Bce in merito alle coperture sui crediti deteriorati derivanti da quanto comunicato da Mps sulle richieste ricevute dall’autorità di controllo bancaria nella bozza Srep.
“In relazione a recenti notizie di stampa concernenti comunicazioni inviate dalla Bce alle banche vigilate in merito al progressivo raggiungimento nei prossimi anni di un grado di copertura dello stock di crediti deteriorati in linea con quello indicato per i flussi nell’Addendum alle linee guida della Bce sui crediti deteriorati a decorrere dal 1° aprile 2018”, scrive in una nota la banca guidata da Carlo Messina, “Intesa Sanpaolo non ravvisa impatti significativi per quanto riguarda gli obiettivi e le previsioni di natura economica e patrimoniale già resi noti al mercato per l’esercizio 2018 e per il piano di impresa 2018-2021”.
Mps ha fatto sapere di avere ricevuto la richiesta dalla Bce di aumentare il grado di copertura da qui al 2026 dei crediti deteriorati in modo da conseguire lo stesso livello di copertura per le consistenze e i flussi di Npl in linea con le richieste dell’Addendum.
Secondo rumor di stampa, l’organo di controllo potrebbe avere richiesto per le banche più solide anche una tempistica più ravvicinata.