“Nel caso di Ubi Banca, non sono attesi impatti significativi per quanto riguarda gli obiettivi e le proiezioni di natura economica e patrimoniale previsti per l’esercizio 2018 e per quelli già resi noti nel piano industriale 2019/2020”.
È quanto ha sottolineato la banca lombarda in un comunicato per tranquillizzare il mercato “con riferimento a notizie di stampa concernenti raccomandazioni inviate dalla Bce alle banche vigilate in merito al progressivo raggiungimento nei prossimi anni di un grado di
copertura dello stock di crediti deteriorati in linea con quello indicato per i flussi nell’Addendum alle linee guida della Bce sui crediti deteriorati a decorrere dal 1° aprile 2018″, ricordando, come sottolineato recentemente da fonti vicine all’autorità di vigilanza, richiamando precedenti comunicazioni che le raccomandazioni sono formulate tenendo conto delle specificità di ciascuna banca”.
In mattinata erano circolati indiscrezioni di stampa in merito a richieste da parte della Vigilanza in merito alle coperture sui crediti deteriorati derivanti, contenute nella lettera sulla bozza Srep.
Il tutto dopo che Mps ha fatto sapere di avere ricevuto la richiesta dalla Bce di aumentare il grado di copertura da qui al 2026 dei crediti deteriorati in modo da conseguire lo stesso livello di copertura per le consistenze e i flussi di Npl in linea con le richieste dell’Addendum.