Utility – Settore sulla parità (+0,1%), Acquisti su Snam (+0,8%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso poco sopra la parità (+0,1%), sovraperformando sia il Ftse Mib (-0,6%) sia l’Euro Stoxx 600 Utilites (-0,3%).

E’ prevalso un atteggiamento di cautela, complici alcuni fattori di incertezza che permangono sullo sfondo.

In primis il rallentamento dell’economia globale e in particolare della Cina, come emerso ieri dai dati deludenti di dicembre sul commercio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 262 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,85 per cento.

Tra le Big la migliore è stata Snam (+0,7%) che ha sottoscritto, unitamente a Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti, un accordo preliminare finalizzato a individuare e realizzare progetti strategici di medio periodo in alcuni settori chiave per l’innovazione e lo sviluppo delle strutture portuali in Italia, nonché per lo sviluppo di tecnologie sostenibili applicate al trasporto marittimo, in linea con quanto previsto dalla Proposta di Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima.

Seguono Terna ed Enel, entrambe in frazionale rialzo dello 0,2 per cento.

Il gruppo guidato da Francesco Starace prosegue le trattative per l’acquisto del business della distribuzione di energia della controllata statale danese Orsted. Un affare da circa 2,5 miliardi. Gli altri tre contendenti sono rappresentati da una cordata formata dalla danese Seas-Nve e dal fondo pensioni danese Atp, un consorzio che include il fondo pensione canadese Omers e il fondo danese Pka e, in ultimo, il fondo canadese Cdpq.

La società inoltre ha avviato questa mattina il collocamento di un green bond in euro con scadenza luglio 2025, che sarà emesso da Enel Finance International NV e che avrà dimensione benchmark, almeno 500 milioni. Le prime indicazioni di prezzo, diffuse da fonti di stampa, sono per uno spread di 155-160 punti base sopra il tasso midswap.

In coda Italgas, che cede l’1,5 per cento.

Tra i titoli a media capitalizzazione, acquisti su Erg, che chiude poco sopra l’uno per cento (+1,1%). Segue Falck Renewables (+0,8%).

Tra le Small Cap, Edison ha chiuso in perfetta parità. Acsm-Agam ha chiuso in flessione dello 0,3 per cento.