Ferrari – Rumors su cambio al vertice, ma Elkann smentisce

Dopo l’avvicendamento alla guida della scuderia della Rossa con Mattia Binotto che ha preso il posto di Maurizio Arrivabene, a Maranello è tempo di ulteriori riflessioni in tema di governance.

Nonostante la famiglia Agnelli abbia smentito la possibilità di un cambio al vertice, il Sole 24 ore è tornato sull’ipotesi di un’uscita di scena del Ceo Louis Camilleri. Secondo il quotidiano, la nomina di Camilleri sarebbe stata dettata soprattutto da una situazione d’emergenza causata dall’aggravarsi delle condizioni di salute di Sergio Marchionne, venuto a mancare lo scorso luglio.

Ora invece sarebbe giunto il momento di un’analisi a mente fredda, anche alla luce dell’indebolirsi del feeling tra il Cavallino e la Borsa. Dal massimo storico, a un passo dai 130 euro toccato lo scorso giugno, il titolo infatti ha perso oltre il 20%, limitando la discesa grazie soprattutto al recupero di circa il 13% registrato da inizio gennaio.

Se da una parte la debolezza degli ultimi mesi del 2018 è da ricondursi al contesto di forte volatilità dei mercati, dall’altra la scomparsa di Sergio Marchionne sembra aver fatto venir meno la fiducia degli operatori nella capacità di Ferrari di raggiungere i propri target finanziari.

Il manager italo canadese era sostanzialmente considerato come una garanzia del successo del gruppo dagli investitori e senza di lui i numeri contenuti nel piano industriale sono considerati più ambiziosi.

Il presidente John Elkann ha comunque ribadito il suo impegno e quello dell’ad Camilleri di portare avanti gli obiettivi fissati nel piano industriale presentato lo scorso settembre, con i mercati che ora attendono il test dei risultati trimestrali in programma il prossimo 31 gennaio.