“La lettera è arrivata. Non cambia l’approccio che avremo al credito”. È quanto ha affermato alla stampa durante una presentazione Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, a proposito della lettera ricevuta dalla Bce sulla gestione dello stock di crediti deteriorati.
Ieri la banca, tramite una nota, aveva fatto sapere di non ravvisare impatti significativi per quanto riguarda gli obiettivi e le previsioni di natura economica e patrimoniale già resi noti al mercato per l’esercizio 2018 e per il piano di impresa 2018-2021 dalle richieste dell’Eurotower in merito al progressivo raggiungimento nei prossimi anni di un grado di copertura dello stock di crediti deteriorati in linea con quello indicato per i flussi nell’Addendum alle linee guida della Bce sui crediti deteriorati a decorrere dal 1° aprile 2018.
Il manager ha parlato anche della Brexit e della presenza di Intesa Sanpaolo nel Regno Unito, affermando: “Abbiamo attività contenute nel Regno Unito in un range del 2% dell’attivo. Abbiamo già attivato le richieste necessarie come ‘third party branch’ sulle branch che abbiamo nel Regno Unito. Principalmente sono tre: Intesa Sanpaolo, Banca Imi e private banking”.
“Sulla Brexit dal nostro punto di vista avevamo chiaramente una serie di attività anche funzionali a gestire un evento come questo che riteniamo non sia significativo”, ha aggiunto il manager.
Intorno alle 14:50 a Piazza Affari il titolo sale dell’1,7% a 1,99 euro, mentre l’indice di settore guadagna il 2,3 per cento.