Mps – Conclusa la cessione del portafoglio Utp da 420 mln

Mps ha perfezionato la vendita del pacchetto da 420 milioni di Utp (“Progetto Alfa 2”), comunicata lo scorso 2 gennaio.

Secondo quanto riporta la stampa, per cedere il portafoglio di inadempienze probabili, con sottostante circa una trentina di posizioni riferite al settore immobiliare (inclusi progetti), la banca senese ha selezionato due consorzi.

Uno è composto da Aurora Recovery Capital e da Gwm e Farallon come investitori, mentre l’altro è costituto dal gruppo Frontis e dal fondo Algebris di Davide Serra in qualità di investitore.

I compratori finali erano stati scelti a fine dicembre, dopo l’arrivo delle offerte vincolanti. Secondo rumor di stampa, sono state in corsa anche Bank of America-Merryll Lynch, Fortress, Cerberus e Bain Capital.

Con questa operazione l’istituto ha realizzato, nel 2018, una riduzione complessiva delle inadempienze probabili di circa 1,9 miliardi, superando l’obiettivo annuo previsto nel piano di 1,5 miliardi.

Mps, sempre lo scorso 2 gennaio, aveva anche comunicato la cessione di Npl per 3,1 miliardi.

Proprio in questi giorni l’attenzione è tornata fortemente sul de-risking della banca guidata da Marco Morelli, dopo che lo stesso istituto ha fatto sapere che “la Bce  nei prossimi anni (fino alla fine del 2026) un graduale aumento dei livelli di copertura sullo stock di crediti deteriorati in essere alla fine di marzo 2018, secondo una logica complementare alle indicazioni fornite nell’Addendum alle linee guida della Bce per le banche sui crediti deteriorati generati a partire da aprile 2018”.

Nella tabella seguente viene rappresentata la situazione dei crediti deteriorati di Mps al 30 settembre 2018 e il riepilogo delle cessioni portate a termine dopo questa data.