Ieri l’Assemblea degli azionisti di Stefanel, riunita in sede ordinaria, non ha approvato la proposta di nomina di un amministratore presentata da un azionista di minoranza.
Pertanto, ogni determinazione relativa all’integrazione del board è quindi rimessa nuovamente ai competenti organi societari.
In sede straordinaria, invece, i soci hanno preso atto della situazione patrimoniale della società al 30 settembre 2018, che evidenzia una una perdita complessiva di circa 21 milioni e un patrimonio netto di 7,5 milioni, e ha deliberato, su proposta del Cda, di “rinviare ogni decisione in merito all’esito del processo di riorganizzazione aziendale in corso”.
Il gruppo di Ponte di Piave ha chiesto il concordato in bianco e il Tribunale di Treviso ha accettato la richiesta e concesso un termine fino al 15 aprile per il deposito della proposta definitiva di concordato preventivo, o in alternativa della domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti.