Utility – Settore poco mosso, acquisti su Italgas (+0,8%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,3%, sovraperformando il Ftse Mib, che ha chiuso in parità, ma facendo peggio dell’Euro Stoxx 600 Utilites (+0,8%).

Le borse del Vecchio Continente avevano aperto con variazioni positive più marcate, in scia alle nuove misure annunciate dalla Cina per contrastare il rallentamento della prima economia asiatica.

Tuttavia, il clima di incertezza legato alle prospettive di crescita globali, allo shutdown governativo negli Usa e alla Brexit ha parzialmente raffreddato gli animi e i listini continentali hanno rallentato il passo pur chiudendo positivi.

Il Parlamento britannico si è espresso ieri sera e ha bocciato con 432 voti l’accordo con l’Ue.

Rendimenti in lieve calo nel comparto obbligazionario, ad eccezione del Btp decennale in rialzo al 2,87%, con lo spread dal Bund in area 266 punti base.

Tra le Big la migliore è stata Italgas (+0,8%), seguita da Terna (+0,7%).

Enel e A2A hanno chiuso poco sopra la parità, entrambe a +0,2 per cento.

In merito al colosso elettrico, la società finanziaria Enel Finance International N.V. ha concluso il collocamento sul mercato europeo del suo terzo green bond, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata dalla stessa Enel. L’emissione ammonta a 1 miliardo e prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza, in data 21 luglio 2025 e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari a 1,500%, pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di luglio, a partire da luglio 2019.

Si riporta che il ministero delle Finanze danese ha annunciato di aver bloccato il processo di vendita del business di distribuzione di energia del gruppo energetico Orsted. Tra gli offerenti finali figurava anche Enel.

Enel X, divisione del gruppo Enel dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi e soluzioni digitali nel settore energetico, si è aggiudicata 546 MW di capacità di demand response per il 2023. I MW sono stati aggiudicati nel quadro delle prime tre aste sul mercato della capacità mai tenute in Polonia.

Snam ha chiuso poco sotto la parità (-0,1%). Il consorzio per la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione del gasdotto TAP, di cui Snam è azionista al 20%, ha completato nello scorso mese di dicembre il project financing per un ammontare complessivo di 3,9 miliardi.

Tra i titoli a media capitalizzazione, ben comprata Acea (+2,2%)

Erg, che ha guadagnato un punto percentuale, ha ultimato la fase di commissioning di due parchi eolici in Francia, per un totale complessivo di circa 45.000 t di emissione di CO2 evitata all’anno.

In coda Falck Renewables (-2%) che ha perfezionato la cessione del 100% delle quote detenute in Esposito Servizi Ecologici, al prezzo complessivo di 1.060.843,58 euro.

Tra le Small Cap poco sopra la parità Acsm-Agam (+0,3%). Flat Edison.