Dalla metà della scorsa settimana, le quotazioni dei titoli del gruppo produttore di tubi e fornitore di servizi per il settore Oil & Gas stanno effettuando uno stretto movimento laterale tra la resistenza statica posta a 10,51 euro e il supporto, sempre statico, a quota 10,085 euro. Un movimento, quello dei corsi delle azioni Tenaris, che segue lo strappo rialzista partito lo scorso 27 dicembre sulla scia del forte recupero dei prezzi del petrolio e che si sta sviluppando intorno alla trend line ribassista di medio periodo.
Un nuovo impulso rialzista per le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Rocca potrebbe, arrivare dalla rottura al rialzo di una prima resistenza statica posizionata a 10,345 euro che, tuttavia, dovrà essere confermata dal superamento della sopracitata barriera posizionata a 10,51 euro. In questo scenario positivo, che dovrà essere sostenuto da un aumento dei prezzi dell’Oil, i corsi delle azioni Tenaris potrebbero rapidamente mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 10,79 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 11,14 euro.
L’eventuale cedimento del supporto statico posizionato a 10,085 euro, al contrario, potrebbe deteriorare il quadro grafico di brevissimo periodo (a negativo dal precedente neutrale) delle quotazioni dei titoli del gruppo in esame, con possibile discesa fino al successivo supporto posto a 9,834 euro. Nel caso di cedimento di questo livello i corsi delle azioni Tenaris potrebbero essere proiettati verso i due obiettivi ribassisti di breve periodo: 9,55 euro prima e quota 9,268 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Tenaris è pari al +8,6% (-28,3% nell’intero 2018), mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 15 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 16,52 euro, con un potenziale rialzista del 61,2 per cento.
Prezzo di riferimento: 10,25 euro
+8,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,14 euro;
+5,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,79 euro;
+2,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,51 euro;
+0,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,345 euro;
-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 10,085 euro;
-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,834 euro;
-6,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,55 euro;
-9,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,268 euro.