Carige ha presentato al Tesoro la richiesta per la garanzia pubblica sulle obbligazioni di nuova emissione.
È quanto ha dichiarato durante un’audizione alle Commissioni Finanze di Camera e Senato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, il quale ha aggiunto che “la richiesta di garanzia è stata notificata alla Commissione Europea. Siamo fiduciosi di ricevere presto la relativa decisione”.
“Sul fronte Carige, abbiamo preso nota del decreto-legge del governo Conte e siamo in contatto con le autorità italiane. Una volta che verrà deciso un programma di emissioni obbligazionarie garantite dallo Stato valuteremo la proposta”, ha affermato in un’intervista il commissario europeo alla Concorrenza alla concorrenza, Margrethe Vestager.
Con il decreto-legge entrato in vigore lo scorso 8 gennaio, il Tesoro è autorizzato a concedere la garanzia statale sulle passività di nuova emissione della banca ligure fino a un valore nominale di 3 miliardi. Secondo rumor di stampa, il primo bond che Carige dovrebbe emettere a breve sarà superiore a 1 miliardo.
Tornando a Tria, l’inquilino del Mef ha ribadito di auspicare una soluzione privata per l’istituto genovese, sottolineando che “il Governo rimane in attesa della presentazione del piano industriale che dovrebbe avvenire entro la fine del prossimo mese e auspica che questo agevoli l’individuazione di possibili partner nell’ottica di un’aggregazione e secondo logiche di mercato”.
Il ministro ha poi fatto presente che l’eventualità di una ricapitalizzazione precauzionale è “del tutto residuale perché’ del tutto remoto è il relativo scenario”, precisando che “qualora si materializzassero i presupposti per un intervento pubblico andrebbero avviate le interlocuzioni con le istituzioni europee per negoziare la dimensione dell’aiuto, il piano di ristrutturazione e il termine massimo entro cui la banca andrà restituita al mercato”.