ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con rialzo del 2,5% e al di sopra dell’analogo europeo (+1,6%), beneficiando della rimonta del comparto bancario (+4,3%) e “battendo” il Ftse Mib (+1,6%).
Sullo sfondo restano i timori legati alla frenata della crescita globale, nonostante le recenti evoluzioni positive come i passi avanti tra Usa e Cina sulla questione commerciale e l’intesa raggiunta tra Governo italiano e Commissione Europea sulla legge di Bilancio.
Gli operatori hanno guardato con attenzione anche l’appuntamento cruciale per la Brexit. Il Parlamento britannico si è espresso martedì sera e ha bocciato con 432 voti l’accordo con l’Unione Europea.
Il recupero messo a segno dal settore creditizio si è riflesso anche sui titoli dell’asset management, con Fineco (+5,6%) e Anima (+6,4%) in particolare spolvero. Molto bene Banca Generali (+3,1%), Azimut (+1,6%) e Banca Mediolanum (+2,3%).
In luce Exor (+2,2%), che ha beneficiato della giornata positiva delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap prepotente rimonta di Banca Ifis (+5%), dopo i realizzi delle due sedute precedenti. Prosegue l’ottimo momento di doBank (+0,8%), sostenuto ancora dall’annuncio dell’acquisizione dell’85% del servicer Altamira. Ok Cerved (+0,8%).
Sullo Small Cap ancora in rosso Banca Intermobiliare (-1,7%), il cui aumento di capitale si è concluso nei giorni scorsi e con il primo azionista Trinity che ha superato l’89% del capitale. Seduta tonica per Banca Sistema (+2,3%), ma non sufficiente a recuperare le perdite dei cinque giorni precedenti.