Mattinata contraddistinta ancora da vendite su Stefanel, che intorno alle 11.40 segna un ribasso del 3,85% a 0,15 euro, ben al di sotto del Ftse Italia Small Cap (+0,08%) e del corrispondente indice settoriale (+0,36%).
Le azioni stanno proseguendo la discesa da ieri, quando hanno invertito segno rispetto alle precedenti quattro sedute, di cui le ultime due archiviate rispettivamente con un deciso +22,8% e +11,9 per cento. Da inizio anno il rialzo è stato dell’89,25 per cento.
Il calo potrebbe essere riconducibile al rinvio delle decisioni sulla situazione patrimoniale, dopo aver preso atto, in sede straordinaria, che al 30 settembre 2018 è emersa la perdita complessiva di circa 21 milioni, mentre il patrimonio netto ammontava a 7,5 milioni.
Inoltre, le ultime indiscrezioni hanno riferito dei crescenti timori dei sindacati per una possibile chiusura dello stabilimento di Ponte Piave, a cui si si aggiunge anche il prolungarsi della mancanza di un Amministratore Delegato dalla scorsa estate, quando Cristiano Portas aveva rassegnato le proprie dimissioni dopo soli sei mesi di lavoro.
La carica vacante potrebbe proseguire fino alla deadline del 15 aprile deliberata dal Tribunale di Treviso per depositare la proposta definitiva di concordato preventivo, o in alternativa, la domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti.