Fitch taglia il rating di Carige e la banca non ci sta, emettendo una nota in cui contesta la decisione dell’agenzia americana.
L’agenzia ha portato ieri il Long-Term Issuer Default rating a ‘CCC’, che indica un notevole rischio di credito, da ‘CCC+’, e il rating sul debito senior non garantito a ‘CC’ da ‘CCC+’.
Una decisione che viene contestata dalla banca, che ha emesso una nota per ribadire che Fitch, con la decisione di tagliare il rating, mostra “la mancata comprensione dei recenti avvenimenti che hanno interessato Carige”.
L’istituto nella sua nota ripercorre i passi che hanno portato all’attuale downgrade, azione che per la banca è “in evidente incoerenza con quanto dalla stessa agenzia rappresentato nelle rating action del 16 novembre 2018 e del 13 dicembre 2018 – nelle quali, in virtù del rafforzamento patrimoniale conseguito con l’emissione del prestito subordinato veniva confermato il rating di lungo termine, migliorato il Viability rating e rimosso il rating watch negative”.
La decisione di ieri di Fitch è, invece, legata alle recenti misure disposte dalle Autorità di Vigilanza e dal Governo, quali il commissariamento della banca.
“Tale misura delle Autorità di Vigilanza ha natura temporanea e si è resa possibile in funzione del fatto che Banca Carige rispetta tutti i coefficienti patrimoniali vincolanti richiesti, e riguarda quindi una banca in condizioni di solvibilità” sottolinea Carige.
Rimarcando la propria solvibilità, la banca aggiunge: “il decreto legge adottato dal Governo italiano in data 8 gennaio u.s. predispone un’ulteriore serie di misure tecniche a supporto dell’operatività della banca e finalizzate a rassicurare i mercati, i clienti di Carige e il sistema finanziario italiano, garantendo innanzitutto sostegno al funding tramite la garanzia sulle emissioni dei propri titoli di debito. Tali misure di supporto vengono concesse poiché la banca, sulla base di un’attestazione rilasciata dalla competente Autorità di Vigilanza, risulta solvibile attualmente e in via prospettica per l’anno in corso”.
Sottolineando come Fitch stessa nella nota rilasciata dopo l’emissione del bond da 320 milioni sottoscritto del Fitd abbia rilevato che la banca “grazie all’emissione del bond subordinato effettuata nell’ultimo trimestre del 2018 risulta rispettare i requisiti patrimoniali regolamentari”, Carige rimarca che “l’azione dell’agenzia Fitch Ratings evidenzia pertanto una mancata comprensione di quanto recentemente posto in essere dalle Autorità di Vigilanza e dal Governo Italiano in merito a Banca Carige”.
L’istituto di credito guidato dai commissari Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lerner “si riserva ogni valutazione sulla rilevanza di eventuali comportamenti tenuti dall’agenzia che non siano coincidenti con la migliore diligenza professionale e che possano portare nocumento alla banca, ai clienti e agli investitori. Carige si riserva altresì la facoltà di sottoporre all’attenzione delle Autorità di Vigilanza tali, irrituali, comportamenti”.
Infine, l’istituto ricorda che “l’agenzia di rating Moody’s ha invece confermato il rating emittente di lungo termine ponendolo ‘under review direction uncertain’ in attesa di conoscere lo sviluppo degli eventi che hanno recentemente interessato Carige”.