Cassa Depositi e Prestiti è pronta a scendere in campo per creare un polo italiano delle grandi opere e trovare così una soluzione alla crisi di un sistema che vede molti dei suoi maggiori player in concordato o in forte crisi, a partire da Condotte e Grandi Lavori Fincosit per arrivare fino a Trevi.
Lo riporta Il Sole 24 Ore, secondo cui il primo passo della strategia sarà il salvataggio di Astaldi, per cui nelle prossime settimane sono attese le offerte vincolanti di IHI e Salini Impregilo.
La base di partenza del piano sarebbe infatti l’ingresso della Cassa nel capitale di Salini Impregilo con una partecipazione rilevante, in modo tale da fornire i mezzi per l’acquisizione di Astaldi.
Salini diverrebbe così il centro di un polo che aggrega i player del settore per dare una maggiore solidità a un sistema estremamente frammentato.
Sul tavolo rimane comunque anche l’opzione che prevede la partecipazione di CDP e delle banche in una newco che Salini utilizzerebbe per acquisire gli asset nelle costruzioni di Astaldi.
Questa soluzione, in particolare, sarebbe studiata in modo tale da consentire al gruppo, guidato da Pietro Salini, di non doversi accollare integralmente il pesante debito di Astaldi, come da intenzioni lasciate trapelare dalla società.