Il colosso statunitense dei video in streaming ha reso noti i risultati del quarto trimestre del 2018, chiuso con ricavi per 4,19 miliardi di dollari, in crescita del 27,4% rispetto al pari periodo 2017. Il dato non ha confermato le previsioni degli analisti (4,21 miliardi di dollari).
Il numero degli abbonati è salito a 8,8 milioni di dollari, superiore ai 7,6 milioni di dollari inizialmente attesi. Nel dettaglio, Netflix ha registrato 1,5 milioni di nuovi abbonati negli Stati Uniti e 7,3 milioni a livello internazionale.
In merito alla gestione operativa, l’Ebitda si è attestato a 328 milioni di dollari rispetto ai 313 milioni di dollari del terzo trimestre 2017 (+4,8%). Andamento opposto per l’Ebit calato dell’11,83% a 216 milioni di dollari, segnando una marginalità di 5,2 punti percentuali.
Il periodo si è chiuso con un utile netto in calo del 27,95% a 134 milioni di dollari (utile per 186 milioni di dollari nel 4Q17).
L’utile netto per azione si è espresso in 30 centesimi, sopra le attese (24 centesimi) ma al di sotto dei 41 centesimi del pari periodo 2017.
Infine, la guidance societaria per il primo trimestre 2019 stima ricavi in aumento del 21,4% a 4,5 miliardi, l’Ebit a 400 milioni con una marginalità a 8,9% punti percentuali e un utile netto a 253 milioni. La società ha, però, avverito che i conti del 1Q19 saranno inferiori alle attese iniziali.
Si segnala che in settimana Netflix ha aumentato i prezzi degli abbonamenti negli Stati Uniti (tra il 13% e il 18%), una mossa che le potrebbe consentire di aumentare di circa un miliardo di dollari i ricavi nei prossimi mesi.
Grazie alla maggiore liquidità l’azienda potrà aumentare gli investimenti in contenuti e film originali e ridurre i pesanti debiti accumulati per fronteggiare la competizione con Amazon, Disney e Apple.
Nel Pre Market il titolo sta cedendo il 2,38 per cento.