ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un lieve progresso dello 0,2% e in linea all’analogo europeo (+0,1%), rallentando in parte a causa della seduta sottotono del comparto bancario (-0,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (invariato).
Sullo sfondo restano i timori legati alla frenata della crescita globale e le incertezze legate alla Brexit dopo la bocciatura da parte del Parlamento inglese dell’accordo con l’UE. Non vanno però trascurate le recenti evoluzioni positive come i passi avanti tra Usa e Cina sulla questione commerciale e l’intesa raggiunta tra Governo italiano e Commissione Europea legge di Bilancio.
La frenata registrata dal settore creditizio ha impattato in larga anche sui titoli dell’asset management, tra cui Fineco (-1,7%), reduce dal rialzo superiore al 5% della giornata di mercoledì. Ok Banca Generali (+0,5%).
Bene Exor (+0,6%), mossasi in scia alla seduta nel complesso positiva delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap ancora acquisti su Banca Ifis (+1,3%), mentre scatta qualche realizzo su doBank (-0,9%) dopo il rally di inizio anno. Tiene la parità Cerved.
Sullo Small Cap tenta un recupero Banca Intermobiliare (+2%), il cui aumento di capitale si è concluso nei giorni scorsi e con il primo azionista Trinity che ha superato l’89% del capitale. Resiste Banca Sistema (+0,3%).