Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,2%, facendo meglio del Ftse Mib, che ha chiuso in parità, e tuttavia sottoperformando l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,6%).
Tra le Big la migliore è stata Enel (+0,4%) attraverso la controllata per le rinnovabili Enel Green Power Brasil Participacoes, ha siglato un accordo con la società cinese CGN Energy International Holdings per la vendita del 100% di tre impianti rinnovabili, per una capacità complessiva di 540 MW. Il controvalore complessivo dell’operazione ammonta a circa 700 milioni.
La controllata spagnola per le rinnovabili Enel Green Power Espana ha avviato la costruzione di tre parchi eolici nella provincia spagnola di Teruel, in Aragona, per una capacità complessiva di circa 90 MW. L’investimento complessivo richiesto è di circa 88 milioni. Gli impianti entreranno in esercizio entro la fine del 2019 e, una volta completati, genereranno oltre 295 GWh l’anno, evitando l’emissione in atmosfera di circa 196mila tonnellate di CO2 all’anno.
Segue Terna, che chiude poco sopra la parità (+0,2%).
Tra i titoli a media capitalizzazione, acquisti su Falck Renewables (+1,5%) e Ascopiave (+0,5%).
In coda Iren (-1,4%) ed Erg, che cede l’1,6 per cento.
Tra le Small Cap, TerniEnergia ha chiuso in rialzo dello 0,5%, seguita da Edison poco sopra la parità (+0,2%).
In coda Alerion Clean Power (-1%) che ha approvato i dati preconsuntivi consolidati per l’esercizio 2018, da cui emerge che l’Ebitda è stimato pari a circa 44 milioni (+5% rispetto ai 42 milioni del 2017. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è stimato in circa 228 milioni (+31% rispetto ai 174 milioni al 31 dicembre 2017). A livello di dati operativi, la produzione elettrica degli impianti consolidati integralmente è stimata pari a 369 GWh, in crescita del 7% rispetto ai 342 GWh registrati nel 2017.
Si riporta infine che il Ministero per lo Sviluppo Economico ha presentato il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, finalizzato a mobilitare maggiori risorse private per la realizzazione di interventi di efficienza energetica realizzati da imprese, ESCO (Energy Service Company) e Pubblica Amministrazione su edifici, impianti e processi produttivi oltre ad integrare gli strumenti di incentivazione dedicati al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.
La dotazione stimata del Fondo, al 31 dicembre 2020, è di 310 milioni (di cui 185 milioni già impegnati) e potrà essere incrementata con versamenti volontari.