Carige si attiva per l’emissione delle obbligazioni con garanzia pubblica. La banca, infatti, ha comunicato di avere richiesto al ministero dell’Economia e delle Finanze il rilascio della garanzia per due emissioni obbligazionarie per un importo complessivo di 2 miliardi con durata rispettivamente di 12 e 18 mesi.
La procedura è stata messa in moto non appena è arrivato il via libera della Commissione Europea al decreto del Governo italiano che prevede una garanzia sulle obbligazioni emesse dall’istituto guidato dai tre commissari per un totale di tre miliardi. Il lancio avverrà non appena completati gli adempimenti tecnici.
A tale riguardo la banca si riserva la facoltà di attivare una ulteriore garanzia per un miliardo, arrivando alla cifra massima dei tre miliardi concessi. Una somma giudicata dalla Commissione Europea “mirata e proporzionata”, permettendo quindi di considerare il salvagente fornito a Carige “in linea con la normativa degli aiuti di Stato”.
Bisogna infatti notare che l’accesso al mercato del funding, nonostante la discesa dello spread dai massimi toccato a novembre, rimane difficile e costoso per le banche italiane. Proprio il tentativo non riuscito di Carige di emettere i bond subordinati necessari per ripristinare i parametri patrimoniali ha innescato la serie di eventi che ha portato al commissariamento dell’istituto.
La garanzia statale arriva per l’istituto in tempo per non venire colpita da un problema di liquidità in vista della scadenza della tranche del prestito europeo Tltro da 2,5 miliardi in scadenza il prossimo mese di giugno. A questo si aggiunge una seconda tranche da 0,5 miliardi che dovrà essere restituita il prossimo dicembre. In totale, quindi, proprio i tre miliardi garantiti dallo Stato.