Avvio di settimana difficile per Salvatore Ferragamo, che intorno alle 10.35 cede il 2% a 17,63 euro, al di sotto sia del Ftse Mib (-0,64%) sia del relativo indice di settore (-0,29%).
Le azioni hanno invertito il segno dopo il +1,3% di venerdì e stanno proseguendo il rosso con cui hanno archiviato la scorsa settimana (-11,7%).
A sostenere le vendite potrebbe essere il taglio delle stime sul settore del lusso per il 2019 da parte degli analisti di Citigroup.
Nel dettaglio, le previsioni sulle vendite sono state ridotte dell’1%, mentre quelle sull’Ebit e sull’Eps entrambe del 4 per cento.
Gli analisti ritengono che i driver della domanda, quali Pil, ricchezza e turismo, rimangano intatti, ma evidenziano come il settore abbia sottoperformato negli ultimi sei mesi in scia ai dati macro e alle preoccupazioni commerciali cinesi.
Citigroup si aspetta comunque che la crescita del settore si normalizzi a 3 anni (FY 2018-FY2021), stimando un Cagr del 7% sulle vendite, del 9% sull’Ebit e del 10% sull’Eps.
Gli analisti hanno così abbassato il giudizio a “Sell”.
Confermato invece il giudizio “Neutral” da JP Morgan, ma ritoccato il target price a 17 euro dal precedente 17,5 euro, mentre per Bryan Garnier & Company il tp è stato tagliato a 18 euro dal precedente 20,4 euro.
Ad oggi i giudizi raccolti da Bloomberg sono così ripartiti: 0 Buy, 12 Hold e 13 Sell. Il target price medio a 12 mesi è 17,98 euro e incorpora un upside rispetto alla valutazione corrente dell’1,98 per cento.