Francesco Gaetano Caltagirone “non è interessato, non è disponibile e non ha mai neppure pensato ad un’eventuale presidenza delle Assicurazioni Generali”.
È quanto ha comunicato sabato scorso il gruppo Caltagirone e poi ripreso dalla stampa.
Quindi l’imprenditore romano (attualmente vice presidente vicario), salito nei giorni al 4,83% del capitale della compagnia triestina, non si candiderà alla presidenza.
Il prossimo 7 maggio si terrà l’assemblea che dovrà eleggere il nuovo board, dato che quello attuale vedrà esaurire il proprio mandato, che si concluderà con l’approvazione del bilancio 2018.
Le liste dovranno essere preparate al massimo entro inizio aprile. L’elezione del cda dovrà tenere conto dei nuovi equilibri che si sono creati nell’assetto azionario di Generali, dove il peso dei principali soci italiani è arrivato al 25,26% (26,96% considerando l’1,7% del gruppo De Agostini).
Il tutto dopo che, come detto sopra, Caltagirone è salito al 4,83%, rafforzando la posizione di secondo azionista del Leone di Trieste, mentre Leonardo Del Vecchio si conferma saldamente al terzo posto dopo avere arrotondato la quota fino al 4,35 per cento. Entrambi sembrano proiettati a raggiungere il 5%, con Del Vecchio che peraltro lo ha recentemente dichiarato.
Nella definizione della lista non bisogna ovviamente dimenticare il primo socio (con il 13,04%) del Leone di Trieste, Mediobanca, che assumerà comunque un ruolo decisivo nella partita.
Le indiscrezioni di stampa non escludono che Alberto Nagel, Ad della banca di piazzetta Cuccia, e gli stessi Del Vecchio e Caltagirone si incontrino per definire una lista comune. Non bisogna poi dimenticare Edizione, la holding della famiglia Benetton a cui fa capo il 3,04% di Generali.
Recenti rumor di stampa davano in pole position la conferma dell’attuale presidente Gabriele Galateri, resa possibile dalla recente decisione del cda di cambiare lo statuto rimuovendo il vincolo dell’età.
Tuttavia, lo scorso 14 dicembre i francesi di Vivendi hanno chiesto la revoca del cda di Tim e hanno inserito Galateri tra i cinque candidati. La questione, sempre secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe suscitato qualche perplessità tra i principali azionisti della compagnia triestina.