Nel pomeriggio le contrattazioni sui principali indici europei continuano a mantenersi in territorio negativo, in assenza della guida di Wall Street chiusa oggi per il Martin Luther King Day. Intorno alle 16:00, a Milano il Ftse Mib cede lo 0,6%, il Dax di Francoforte lo 0,6%, il Cac 40 di Parigi lo 0,3% e l’Ibex 35 di Madrid lo 0,3 per cento.
Cauta Londra che si muove intorno alla parità (+0%), aspettando la presentazione del “piano B” sulla Brexit da parte di Theresa May dopo aver scongiurato la sfiducia durante la scorsa settimana.
Tra i pochi spunti macro di giornata, si segnalano i dati cinesi arrivati nel corso della notte che hanno evidenziato un rallentamento dell’economia. Nel periodo ottobre-dicembre, il Pil cinese è aumentato del 6,4% su base annua dal +6,5% del trimestre precedente, in linea con le attese e segnando il ritmo più lento dalla crisi finanziaria globale.
Il rallentamento cinese è stato confermato anche dal Fondo Monetario Internazionale che nell’aggiornamento al World Economic Outlook, presentato oggi a Davos, ha ricondotto tale dinamica alla restrizione regolatoria nel settore finanziario e alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti.
Il FMI ha inoltre tagliato le stime di crescita dell’economia dell’Eurozona per il 2019 all’1,6% dall’1,9% comunicato ad ottobre. Le previsioni al 2020 sono rimaste invece invariate all’1,7 per cento.
Secondo il rapporto, i tassi di crescita delle potenze europee si sono generalmente indeboliti. Se la contrazione tedesca risulta riconducibile ai minori consumi domestici, ad un calo della domanda estera e ad una produzione industriale debole, l’Italia ha risentito soprattutto delle turbolenze finanziarie.
Un fattore che, insieme all’incertezza politica, aveva portato ad un innalzamento dello spread, ma che oggi sembra parzialmente rientrato, come evidenziano anche i rendimenti del decennale italiano. Lo yield del BTP a 10 anni si attesta infatti al 2,76% mentre il relativo differenziale verso il Bund ammonta a 250 punti.
Sul fronte valutario, la sterlina arretra nei confronti del dollaro e dell’euro. Nel dettaglio, il cambio GBP/USD si attesta a 1,2864 mentre il cambio EUR/GBP a 0,8834.
Per quanto riguarda le materie prime, nel pomeriggio il WTI e il Brent si muovono in lieve rialzo, rispettivamente a 54,28 dollari al barile (+0,2%) e 62,96 dollari al barile (+0,4%).
Tornando a Piazza Affari, proseguono gli acquisti su Juventus Football Club (+4,8%). Denaro anche su Leonardo (+2,5%) e Recordati (+2,4%). In coda al Ftse Mib, invece, Ferragamo (-2,7%), Telecom (-2,5%), Enel (-2,5%) e Snam (-2%), con le due utilities appesantite dallo stacco della cedola.