Trevi – Sospesa (+16,1%) dopo ok delle banche al piano di risanamento

Partenza in corsa a Piazza Affari per Trevi che, a pochi minuti dall’apertura, è entrata in asta di volatilità con un rialzo del 16,1% a 0,35 euro.

Il titolo è sostenuto dall’indiscrezione, riportata da Milano Finanza, secondo cui le banche finanziatrici avrebbero dato il loro via libera al piano di ricapitalizzazione e ristrutturazione del debito.

Il piano, si ricorda, prevede un aumento di capitale da 130 milioni di cui i soci CDP e Polaris Capital Management hanno garantito la sottoscrizione di un’eventuale inoptato fino a 38,7 milioni ciascuno, oltre alla rispettiva quota di spettanza.

I residui 52,6 milioni, in caso di inoptato, verrebbero invece garantiti da un consorzio di garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l’utilizzo di crediti ai fini della conversione.

Le stesse banche consentiranno la conversione di una parte del debito del gruppo, per un importo pari a 310 milioni, in azioni ordinarie Trevi di nuova emissione nel rapporto di 4,5:1.

In questo modo le banche, secondo quanto rilevato da Milano Finanza, arriveranno a detenere una quota tra il 38 e il 42 per cento del capitale di Trevi.

Questo porterà anche a sostanziali modifiche del Consiglio di Amministrazione, sia come numero che come rappresentanza, mentre è già partita la ricerca di un nuovo amministratore delegato.