Utility – Comparto a +1,7%, trainato da Enel (+2,1%)

Nella scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,7 per cento, sottoperformando sia il Ftse Mib (+2,2%) sia l’Euro Stoxx 600 Utilities (+2,1%).

Tra le Big la migliore è stata Enel (+2,1%) che, attraverso la controllata per le rinnovabili Enel Green Power Brasil Participacoes, ha siglato un accordo con la società cinese CGN Energy International Holdings per la vendita del 100% di tre impianti rinnovabili, per una capacità complessiva di 540 MW. Il controvalore complessivo dell’operazione ammonta a circa 700 milioni.

La controllata spagnola per le rinnovabili Enel Green Power Espana ha avviato la costruzione di tre parchi eolici nella provincia spagnola di Teruel, in Aragona, per una capacità complessiva di circa 90 MW. L’investimento complessivo richiesto è di circa 88 milioni. Gli impianti entreranno in esercizio entro la fine del 2019 e, una volta completati, genereranno oltre 295 GWh l’anno, evitando l’emissione in atmosfera di circa 196mila tonnellate di CO2 all’anno.

Il gruppo guidato da Francesco Starace, che negli ultimi mesi è molto impegnato nel valutare dossier esteri, sembrerebbe interessato all’acquisto del gruppo olandese Eneco, attivo nel segmento delle energie rinnovabili. Il valore dell’operazione potrebbe essere compreso tra 3 e 4 miliardi di euro.

Il ministero delle Finanze danese ha annunciato di aver bloccato il processo di vendita del business di distribuzione di energia del gruppo energetico Orsted. Tra gli offerenti finali figurava anche Enel.

La società finanziaria Enel Finance International N.V. ha concluso il collocamento sul mercato europeo del suo terzo green bond, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata dalla stessa Enel. L’emissione ammonta a 1 miliardo e prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza, in data 21 luglio 2025 e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari a 1,500%, pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di luglio, a partire da luglio 2019.

Enel X, divisione del gruppo Enel dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi e soluzioni digitali nel settore energetico, si è aggiudicata 546 MW di capacità di demand response per il 2023. I MW sono stati aggiudicati nel quadro delle prime tre aste sul mercato della capacità mai tenute in Polonia.

Segue Snam, che ha riportato un +0,8 per cento. Il consorzio per la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione del gasdotto TAP, di cui Snam è azionista al 20%, ha completato nello scorso mese di dicembre il project financing per un ammontare complessivo di 3,9 miliardi.

Il gruppo guidato da Marco Alverà ha sottoscritto, unitamente a Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti, un accordo preliminare finalizzato a individuare e realizzare progetti strategici di medio periodo in alcuni settori chiave per l’innovazione e lo sviluppo delle strutture portuali in Italia, nonché per lo sviluppo di tecnologie sostenibili applicate al trasporto marittimo, in linea con quanto previsto dalla Proposta di Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima.

A poca distanza Terna (+0,7%), che è stata inclusa per la prima volta nel Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2019, indice internazionale che misura le performance aziendali sui temi della parità di genere e la qualità e la trasparenza nella loro rendicontazione pubblica, aspetto decisivo ai fini della valutazione complessiva.

Tra i titoli a media capitalizzazione, ottava ben intonata per Falck Renewables (+5,1%) che ha perfezionato la cessione del 100% delle quote detenute in Esposito Servizi Ecologici, al prezzo complessivo di 1.060.843,58 euro.

Segue Erg (+3,9%) che ha ultimato la fase di commissioning di due parchi eolici in Francia, per un totale complessivo di circa 45.000 t di emissione di CO2 evitata all’anno.

In merito a Iren (+0,8%), si riportano le principali novità in merito al patto parasociale, in attesa di approvazione a fine febbraio, che lega i Comuni di Genova, Reggio Emilia e Torino (rispettivamente al 18,85%, 15% e 13,8% del capitale): previsione di liberare una quota pari al 5% del capitale di Iren, facendo scendere la quota complessiva degli enti locali dal 40% al 35%; aumento dei membri del Cda da 13 a 15; facoltà consente al Comune che detiene il maggior numero di azioni (al momento Genova) di designare una delle cariche al vertice di Iren (presidente, vice presidente e Ad), qualora non si trovasse l’unanimità fra i sindaci dei tre comuni aderenti.

Tra le Small Cap, ben comprate TerniEnergia (+4,1%) ed Edison (+2,1%).

In coda Alerion Clean Power (-5,1%) ha approvato i dati preconsuntivi consolidati per l’esercizio 2018, da cui emerge che l’Ebitda è stimato pari a circa 44 milioni (+5% rispetto ai 42 milioni del 2017. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è stimato in circa 228 milioni (+31% rispetto ai 174 milioni al 31 dicembre 2017). A livello di dati operativi, la produzione elettrica degli impianti consolidati integralmente è stimata pari a 369 GWh, in crescita del 7% rispetto ai 342 GWh registrati nel 2017.

Si riporta infine che il Ministero per lo Sviluppo Economico ha presentato il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, finalizzato a mobilitare maggiori risorse private per la realizzazione di interventi di efficienza energetica realizzati da imprese, ESCO (Energy Service Company) e Pubblica Amministrazione su edifici, impianti e processi produttivi oltre ad integrare gli strumenti di incentivazione dedicati al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.